mercoledì, 1 Maggio 2024

575000

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IMG_20150417_170853_okE’ grande? Molto di più. E’ gigantesca? Ancora di più. E’ ciclopica? Si, esatto, l’aggettivo che meglio definisce la 575000 AXO di Cormach è proprio ciclopica. Stiamo parlando del “peso massimo” mai realizzato dal Costruttore di Montichiari, una gru autocarrata che trova spazio su un veicolo a… 6 assi!

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Date le peculiarità che tra poco andremo a svelare, la 575000 AXO è stata omologata come veicolo eccezionale, derivato da un mezzo europeo standard.
Su richiesta del cliente è stata sottoposta ad esami di certificazioni da parte di organismi tedeschi (Dekra e TUV) ed ha preso la strada per Israele. Si, perchè il cliente, molto esigente anche per le personalizzazioni, è una ditta Israeliana che ha già tra i suoi mezzi più performanti, numerose gru Cormach, della serie 230.000. Naturale quindi che per questa nuova macchina si rivolgesse al Costruttore Bresciano famoso nel Mondo per l’estrema affidabilità dei sui prodotti e per flessibilità del suo ufficio tecnico nel progettare gru anche completamente tailor made.

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Ma veniamo alla nostra 575000 AXO. Innanzitutto una breve presentazione del veicolo: si tratta di un Volvo FH 460 a sei assi. Una configurazione derivata dal noto 8×4, con l’aggiunta di due assali sterzanti, comandati che conferiscono al mezzo, nonostante la lunghezza di poco più di 12 m, una capacità di manovra eccezionale, al pari del mezzo di origine.
Le strutture della gru sono realizzate con acciai ad elevatissimo limite elastico, quanto di meglio le acciaierie svedesi mettono a disposizione.

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Il braccio è articolato e telescopico, secondo lo stile classico delle gru per autocarro ed ha una lunghezza, nella versione base, di 33,5 m, raggiunta con 9 elementi sfilabili; tale lunghezza può essere ulteriormente incrementata mediante una prolunga idraulica articolata e telescopica “jib”, fino a un totale di 62 m. Le capacità di sollevamento variano ovviamente secondo il diagramma di carico, in funzione delle zavorre montate a contrappeso ed in funzione della stabilizzazione messa in atto. Il sistema di controllo dinamico calcola la stabilità in tempo reale anche in funzione della posizione di ciascun stabilizzatore, ed adegua continuamente le capacità di sollevamento.
La zavorra massima prevista è di 25000 kg, ed è divisa in vari moduli.

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La portata massima di sollevamento è “limitata” a 56.000 kg a 7 m che poi si converte a 8.300 kg a 32 m, mentre con il jib la massima è di 12. 000 kg a 20,35 m in orizzontale e 44 in verticale, che si traduce in 1.600 kg a 57,84 m di sbraccio orizzontale. In verticale a 60 m la gru è in grado di sollevare 3.200 kg. Dati i numeri salienti parliamo delle altre peculiarità. La ralla è a rotazione continua , azionata da due gruppi motoriduttori con freni integrati. Quattro + quattro possenti martinetti azionano l’articolazione del primo e del secondo braccio. Gli stabilizzatori, sono complessivamente 4 e nella configurazione massima assicurano la stabilità su 360°.

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I loro azionamento è integrato nel radiocomando, con i dispositivi previsti dalle norme CE, avendo piena visibilità della zona di azionamento. Il display del radiocomando fornisce in tempo reale le indicazioni relative alla posizione ed all’appoggio degli stabilizzatori.
I due stabilizzatori anteriori sono di tipo articolato a compasso e telescopici, coprono un’ampiezza massima di 12,7 m mentre quelli posteriori, integrati nel telaio della macchina, hanno una tripla estensione ed offrono una larghezza massima di 13,1 m.

Le funzioni della gru sono controllate da un radiocomando avente una portata fino a 100 m circa. Oltre ai comandi di base sono attivi i seguenti sistemi: pulsante di emergenza, avvisatore acustico, avviamento e spegnimento del motore del veicolo, selezione delle velocità, comando del sistema di aggancio della zavorra, gestione della zavorra e della configurazione della gru ( jib, argano, prolunghe ecc) , booster, rigenerativo sfili , fari in opzione. Sempre sul radiocomando è presente un display su cui sono visualizzati i vari parametri di funzionamento della gru tra cui il carico sospeso, la situazione del sollevamento in atto le percentuali rispetto ai limiti massimi, gli angoli, i messaggi di aiuto all’operatore con tutte le informazioni sulla sicurezza. Sempre a livello di sicurezza la gru è equipaggiata con il sistema di controllo Cormach Level 5 Plus, coperto da brevetto che sovrintende alla sicurezza delle strutture ed alla stabilità al ribaltamento. Un cenno finale al sistema idraulico composto da due pompe a cilindrata variabile con controllo Load sensing che garantiscono potenza e alto rendimento.

Il sistema di sfilo telescopico della gru base dispone di 4 livelli di velocità oltre alle regolazioni dal radiocomando. Un sistema consente la movimentazione rapida dei martinetti principali, a vuoto, con l’impiego di una portata d’olio limitata. La pressione di esercizio massima è dio poco superiore a 300 bar.

Insomma questo “ciclope” si muove come una “gazzella”, è docile come un agnello e facile all’uso come una qualsiasi gru articolata, è un condensato di tecnologie e di idee.

Immaginatelo operante anche “ indoor” :
nessun martinetto di sfilo sporge sopra il braccio;
l’ingombro posteriore della torretta in rotazione è limitatissimo ( nulla a che vedere con le gru telescopiche);
gli stabilizzatori possono essere piazzati a piacere ( anche quasi completamente retratti);
gli accessori in punta al braccio ( testate per argani, prolunghe speciali sagomate a gancio rialzato, prolunghe regolabili, rotatori speciali) possono essere montati e smontati in pochi minuti, grazie al sistema di aggancio modulare Cormach.

IL JIB
Sulla 575000 il jib può essere facilmente rimosso in pochi istanti e trasportato separatamente qualora le limitazioni stradali lo chiedessero. 4 sfili idraulici, la possibilità di lavorare in negativo fino a 20 gradi e 23,5 m di lunghezza totale completano il quadro di questo elemento che può montare un gancio standard da 15 t.

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