Ravenna sta diventando sempre più un porto internazionale, un hub dove grandi operazioni di logistica trovano spazio per essere attuate.
A fine aprile 2017 una di queste operazioni è stata condotta dalla Sapir che ha effettuato un’importante operazione di imbarco presso il proprio terminal.
Nello specifico si è trattato delle operazioni di carico di otto tubi, ciascuno di 70 m di lunghezza per 63 t di peso, sulla nave da trasporto Amoenitas. I tubi in questione, tecnicamente conosciuti come reactor legs, sono stati commissionati alla Ram Power che ha provveduto al loro assemblaggio nei piazzali della propria sed a ridosso dell’area portuale di Ravenna. Da qui via terra hanno raggiunto il terminal Sapir dove sono stati imbarcati.
Il trasporto via terra dalla Ram Power alla banchina Sapir è stato curato dalla Aliani Project di Fidenza, impresa specializzata in trasporti eccezionali.
Difficoltà principale delle operazioni di carico (ma anche di trasporto via terra) di questi tubi è stata legata non tanto al loro peso, quanto alla loro lunghezza: i 70 m hanno richiesto infatti, che per lo spostamento e sollevamento dei reactor legs fossero utilizzate gru dallo sbraccio davvero ampio. Sapir ha optato per due gru Liebherr, una 550 e una 600, di più recente acquisizione, che hanno operato in tandem.
L’imbarco è stato realizzato dal terminal operator in totale autonomia tecnica, con la supervisione del proprio personale specializzato e il supporto delle maestranze della Cooperativa portuale.
La Amoenitas è ora diretta ad Anversa da dove i reactor legs proseguiranno il proprio percorso verso la destinazione finale, in Siberia, per la costruzione di un impianto di polimeri.
Altre due analoghe operazioni sono in programma entro la prima metà del 2017.
Mentre le Autorità competenti iniziano a tradurre in progetti le strategie per il rafforzamento del porto, operazioni come questa, che mettono in sinergia eccellenze della cantieristica, della logistica e della portualità ravennate, accreditano lo scalo italiano dell’Adriatico come polo d’attrazione per operazioni ad alta specializzazione.