Da San Cesario sul Panaro a Modena, e più precisamente nella zona est della città, nelle adiacenze della tangenziale e della Via Emilia. Una posizione strategica quella della nuova sede di Idrogru, costruttore di gru allestite su veicoli industrali che, dopo 40 anni nella sede che l’ha visto nascere e crescere, si è spostato per strutturarsi e rispondere alla crescente domanda dei suoi mezzi.
Una scelta che ha come obiettivo da un lato la semplificazione dei processi produttivi e della logistica dei trasporti (non a caso il motto di Modena è Avia Pervia, ossia rendere facile ciò che è difficile), e dall’altro avvalersi di una struttura produttiva organizzata e ottimizzata per ottenere, primo di molti risultati, una linea di produzione più veloce del 10%.
“Negli ultimi anni siamo cresciuti, abbiamo assunto e aumentato sia il numero di unità vendute che il fatturato” ha dichiarato Roberto Vezzelli, titolare di Idrogru. “Risultati che derivano dallo sforzo che abbiamo sostenuto per entrare in alcuni mercati esteri, quali per esempio il Giappone. I clienti di questi mercati sono esigenti: le nostre macchine dirette in Giappone, per esempio, sono testate e certificate dal TÜV Rheinland. Una garanzia di qualità che il mercato giapponese, e in generale i clienti esteri, hanno premiato. Convinti dalla qualità delle prime unità vendute, ci hanno premiato con un notevole aumento degli ordini”.
Aumento che Vezzelli ha deciso di affrontare proprio potenziando la struttura dell’azienda in tutti i suoi aspetti: oltre all’investimento nel nuovo capannone, che è dotato di moderni impianti per l’aria compressa, l’aspirazione dei fumi e il riscaldamento/raffrescamento pilotato dalla domotica, ha rinnovato tutte le attrezzature, le macchine utensili e i banchi di lavoro della linea di produzione.
Quest’ultima è organizzata in isole che realizzano le varie fasi dell’assemblaggio della gru, a partire dalla preparazione del telaio del veicolo industriale per arrivare all’allestimento della torretta e del braccio. Alle isole principali si affiancano le attività di preparazione dei vari componenti elettrici ed elettronici (per i quali è stato realizzato un apposito laboratorio), delle cofanature e dei vari componenti a corollario della gru, quali per esempio le cassette portattrezzi.
Due aree a parte, invece, ospitano le operazioni verniciatura e le fasi di finitura, mentre ogni isola è attrezzata per la saldatura con il proprio impianto di aspirazione. All’esterno un team di operatori specializzati esegue i severi test di collaudo e di taratura dell’impianto di limitazione di ogni macchina.
“L’obiettivo per il futuro è di crescere ulteriormente come capacità produttiva, per poter soddisfare le numerose richieste. A tal fine abbiamo potenziato anche l’ufficio tecnico con l’ingresso nel team di un nuovo ingegnere progettista senior e l’acquisto di un nuovo software di progettazione, mentre a livello logistico abbiamo investito in un nuovo software gestionale” ha concluso Vezzelli.
I numeri della nuova sede Idrogru
• 15 persone impiegate;
• 4.000 m2 di cui 2.000 coperti e 250 di magazzino ricambi scaffalato;
• Capannone alto 10,5 m per poter alzare i bracci durante le fasi di produzione;
• Tre carroponti di cui due da 6,3 t e uno da 12,5 t di capacità di sollevamento;
• Una gru a bandiera da 2 t di capacità di sollevamento per la produzione dei bracci;
• 140 t di pesi a disposizione per l’esecuzione di tutti i test di collaudo delle macchine.