L’europarlamentare olandese Caroline Nagtegaal ha scritto alla Commissione europea a sostegno della campagna dell’ESTA (la federazione europea che raggruppa le associazioni del trasporto eccezionale e del noleggio gru e autogru) per sviluppare corridoi per il trasporto eccezionale in tutta Europa e ridurre la burocrazia causata dal labirinto di permessi diversi richiesti dagli Stati membri.
La sua azione segue un incontro all’inizio di questo mese con il direttore dell’ESTA Ton Klijn che ha illustrato i problemi affrontati dalle società di trasporti eccezionali in tutta Europa.
Il tempismo dell’intervento del deputato europeo è significativo in quanto sono attualmente in corso colloqui a Bruxelles sul finanziamento delle principali reti di infrastrutture dal 2021 al 2027 nell’ambito del programma “Connecting Europe Facility”.
Tali discussioni includono una richiesta da parte delle forze armate europee e della NATO per rafforzare l’infrastruttura del continente e rendere più facile lo spostamento di carichi militari pesanti.
In seguito all’incontro con ESTA, Caroline Nagtegaal ha scritto alla direzione dei trasporti della Commissione chiedendo che le esigenze degli operatori di trasporti eccezionali e dei militari siano incluse in questi colloqui.
La Nagtegaal ha inoltre chiesto alla Commissione quali piani ha per ridurre la burocrazia e semplificare le disposizioni in materia di licenze e permessi per i trasporti eccezionali.
E ha invitato la Commissione a “concentrarsi sulla digitalizzazione delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, come sta già accadendo per il normale trasporto su camion all’interno dell’Unione europea”.
Nagtegaal ha esperienza nel settore dei trasporti avendo precedentemente lavorato per il Royal Schiphol Group di Amsterdam e l’Autorità Portuale di Rotterdam. Nel Parlamento europeo, si occupa di affari economici e innovazione ed è membro del partito liberale olandese VVD. Il VVD fa parte del gruppo ALDE, l’Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa.
Dopo l’incontro con Ton Klijn, Nagtegaal ha dichiarato di essere rimasta sorpresa dall’ampiezza dei problemi che i membri dell’ESTA e il settore dei trasporti eccezionali devono affrontare.
“È chiaro che i trasporti eccezionali devono affrontare un labirinto di richieste di permessi che differiscono notevolmente tra gli Stati membri europei. Inoltre, le autorità europee stanno diventando più caute nel concedere i permessi perché non vogliono correre rischi sulle loro infrastrutture”, ha affermato Nagtegaal, sostenendo al contempo che i cambiamenti potrebbero essere in arrivo.
“Sono ottimista sul fatto che le mie preoccupazioni e quelle dell’ESTA saranno prese in seria considerazione perché si inseriscono nella strategia Connecting Europe dell’Unione Europea, un programma che è di alto profilo.
“Inoltre, l’economia europea si è rafforzata e ciò significa che ci sono più trasporti di ogni tipo e più trasporti eccezionali”.
L’europarlamentare ha inoltre precisato che l’obiettivo delle sue indagini riguarderà gli investimenti infrastrutturali e le problematiche relative alla digitalizzazione e alla riduzione della burocrazia dei permessi. “Solleverò la questione anche con colleghi attivi nel settore dei trasporti e con altri paesi all’interno del gruppo liberale del Parlamento europeo. Le preoccupazioni dell’ESTA sono un chiaro esempio di come il mercato interno debba essere sviluppato e riformato”.