Due piattaforme aeree telescopiche 1850SJ sono state fornite al cantiere di demolizione del Ponte Morandi, a Genova. A oltre nove mesi dal tragico crollo del Viadotto del Polcevera – che è costato la vita a 43 vittime – è ora in corso lo smantellamento di quel che resta dell’infrastruttura.
Un progetto di tale entità richiede macchine all’altezza del compito, come l’Ultra Boom 1850SJ, tuttora la più alta piattaforma aerea telescopica semovente del mondo, con un’altezza di lavoro di 58,56 m, raggiungibile in soli 4’40”, uno sbraccio orizzontale di 24,38 m e un’area di lavoro 83.000 metri cubi, grazie al jib telescopico.
I due Ultra Boom 1850SJ sono coinvolti nelle operazioni di smontaggio con taglio selettivo delle strutture, un metodo sofisticato di demolizione realizzato per sezioni successive, a oltre 45 metri di altezza. Le porzioni sezionate vengono quindi imbragate e calate a terra per mezzo di una gru.
Le due piattaforme aeree telescopiche 1850SJ sono state fornite da Werent, storico partner di JLG Italia e che opera dal 1996 nel settore del noleggio di attrezzature da cantiere e industriali con mezzi di sollevamento di ogni tipologia. Con sede a Martina Franca (Ta), Bari (Modugno), Venezia (Marghera), Ravenna e Taranto. Werent opera in tutto il territorio nazionale ed europeo, grazie a un parco macchine di 1.200 unità.
“Data la natura dell’intervento di demolizione del ponte Morandi – spiega Enrico Piovan, responsabile commerciale Werent per il nord Italia – la scelta dei due Ultra Boom 1850SJ è stata inevitabile. Questa macchina straordinaria, grazie al jib telescopico, consente di posizionare la cesta a sbalzo rispetto al braccio principale. La portata di 454 kg, inoltre, consente di trasferire in quota le attrezzature necessarie alle operazioni di taglio cemento e ferro richieste in cantiere”.