Dopo gli ultimi provvedimenti restrittivi del governo anche in materia di chiusura delle attività industriale non indispensabili, in considerazione della recrudescenza emergenziale legata al Coronavirus, Anima (l’Associazione nazionale che rappresenta l’industria meccanica e affine) chiedono certezze e risposte opportune, nell’imminenza di decisioni gravi per l’intero comparto. In una nota, la massima associazione nazionale del settore accetta “in linea con il governo” di chiudere “attività non strategiche, ma servono tempo e condizioni adatte”.
“Comprendiamo la decisione di chiudere le attività produttive ritenute non fondamentali per garantire servizi essenziali – dichiara Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria Meccanica – Chiediamo però al governo le condizioni e il tempo necessari per poter mantenere il motore al minimo senza compromettere il futuro delle aziende”. “In particolare – continua il presidente di Anima – mentre attendiamo una lista chiara e precisa delle attività strategiche, chiediamo il tempo necessario per poter fermare le attività in sicurezza. Riteniamo, inoltre, fondamentale il mantenimento delle attività di post vendita e di manutenzione. Chiediamo, infine, la flessibilità nel poter gestire la spedizione di eventuali merci già in partenza o destinate all’export. Chiediamo poi flessibilità anche per i settori della meccanica, come per esempio valvole, climatizzazione, riscaldamento, componentistica, destinati alle filiere ritenute strategiche dal governo”.