Rinvio al 7-10 ottobre 2026 per la prossima edizione di Geofluid, la manifestazione di Piacenza Expo dedicata al settore del drilling & foundations (prevista inizialmente nei primi giorni di ottobre del prossimo anno, rispettando la scadenza biennale che faceva seguito all’edizione del 2023). La decisione è stata annunciata pochi giorni fa dagli organizzatori della fiera con un comunicato stampa che riporta la riflessione sulla nuova data del 2026 a una ricerca di “nuovi stimoli” indotti dal “preciso momento storico legato alle congiunture internazionali. I progetti (…) riguardano interventi per l’energia rinnovabile, la ricerca di terre rare come il litio, il contrasto al dissesto idrogeologico, l’utilizzo efficiente dell’acqua e le grandi opere infrastrutturali per il trasporto energetico. Ancora una volta poi geotermia, bonifiche dei suoli e manutenzioni dei tunnel per reti viarie costituiranno interventi di riferimento per gli operatori geotecnici”.
Geofluid ritorna quindi alla tradizionale scadenza negli anni pari, con il 2026 come prossimo riferimento espositivo internazionale per le imprese del settore. “Un tema centrale” della venticinquesima edizione sarà legato, sempre secondo il comunicato di Piacenza Expo “all’attività normativa in atto e sarà rappresentato dalla sicurezza e dalle procedure applicate ai vari comparti di lavorazione. Anche in questo caso la digitalizzazione verrà in aiuto per prevedere e presidiare la complessità degli interventi nelle opere del sottosuolo”. Ricordiamo che nell’edizione dello scorso anno Geofluid ha raccolto un successo da 280 espositori diretti e 15.000 visitatori provenienti da 112 paesi esteri.