È un’operazione portuale ad alta intensità tecnica quella che ha visto protagonista Marraffa presso il Trieste Marine Terminal. L’azienda si è occupata della movimentazione di quattro gru STS (Ship-to-Shore) nel contesto della riconfigurazione strategica del Molo VII, snodo cruciale dello scalo giuliano.
Due le unità da 960 tonnellate e due da 1.200 tonnellate, movimentate tramite una configurazione da 40 assi SPMT Goldhofer, con il supporto di Mangini Srl e Genius Technology Engineering.

L’operazione ha richiesto un articolato studio tecnico preliminare per affrontare una serie di criticità progettuali, a partire dalla geometria strutturale delle gru, caratterizzate da un baricentro posto a quote elevate, fino all’assenza di lifting points dedicati.
Per il sollevamento delle gru è stato necessario prevedere lo studio, la progettazione e la realizzazione di mensole customizzate, da interfacciare con il sistema di travi a disposizione di Marraffa. Proprio sotto queste mensole, sono stati posizionate le travi che, grazie all’escursione idraulica degli assi SPMT, hanno reso possibile il sollevamento e la traslazione delle imponenti strutture.

Porto di Trieste, 145 milioni per progettare il Nuovo Terminal Noghere e il Molo VII
L’intervento dello specialista pugliese del trasporto eccezionale e dell’heavy lifting ad alto contenuto di ingegnerizzazione, si inserisce in un più complesso ambito di ammodernamento che vede protagonista il Porto di Trieste. Il valore complessivo dei lavori è di 145 milioni di euro, divisi in due interventi distinti. Il primo è relativo alla realizzazione del Nuovo Terminal delle Noghere, con l’incremento delle banchine disponibili e la ristrutturazione di quelle esistenti presso il canale industriale di Zaule: intervento finanziato per un importo di 45 milioni di euro.
L’ammodernamento e miglioramento del Molo VII, attraverso il ripristino strutturale e la riorganizzazione del layout del terminal, è invece finanziato per un valore di 100,5 milioni di euro.