La Commissione europea ha annunciato ufficialmente l’apertura di un’indagine antidumping sulle importazioni di gru mobili provenienti dalla Cina, a seguito della denuncia formale presentata a novembre dai principali produttori europei del comparto.
L’indagine riguarda in particolare le crescenti preoccupazioni relative all’aumento delle importazioni nell’Unione di gru mobili di produzione cinese a prezzi artificialmente bassi, che secondo i denuncianti avviene in condizioni tali da compromettere in modo evidente la concorrenza per i costruttori europei.
L’oggetto dell’indagine comprende gru mobili progettate per il sollevamento e la movimentazione di materiali al suolo, con una capacità di sollevamento di almeno 30 tonnellate e allestite su mezzi semoventi. A presentare la denuncia sono stati i membri della VDMA Materials Handling and Intralogistics Association, tra cui spiccano i nomi dei “big” dell’industria Liebherr, Manitowoc, Sennebogen e Tadano, che rappresentano la gran parte del segmento a livello europeo. I costruttori hanno fornito prove documentate di un danno economico diretto riconducibile a pratiche di dumping aggressivo e a una serie di vantaggi sleali a favore degli esportatori cinesi. Tra questi figurano sussidi governativi, prezzi delle materie prime manipolati, regimi fiscali agevolati e forme di finanziamento facilitato.
La denuncia evidenzia inoltre un incremento esponenziale delle importazioni di gru cinesi in Europa, che mette a rischio oltre 7.000 posti di lavoro diretti e decine di migliaia nell’indotto e nella filiera europea. Le gru mobili prodotte nell’Unione Europea sono fondamentali per l’allestimento e la manutenzione di infrastrutture strategiche, progetti nel settore delle energie rinnovabili, applicazioni civili e militari, e costituiscono un asset chiave per l’autonomia industriale dell’Europa.
Il comparto investe inoltre in modo significativo in sicurezza operativa, prestazioni, sostenibilità ambientale e conformità alle normative UE, incluse quelle sulla protezione dei dati. In una dichiarazione congiunta, i promotori dell’iniziativa hanno affermato: “Il settore europeo delle gru mobili accoglie con favore l’apertura di un’indagine antidumping da parte dell’UE, che rappresenta un passo fondamentale verso il ripristino di condizioni di mercato eque e la salvaguardia del futuro industriale europeo. Siamo pronti a collaborare con la Commissione europea durante tutto il processo istruttorio, auspicando un intervento rapido e risolutivo a tutela di un ambiente competitivo e sostenibile per la produzione e l’occupazione nel settore europeo delle gru mobili”.























