Cari lettori, come redazione di Sollevare vi rivolgiamo i più sentiti auguri per l’anno appena cominciato. Ve li dedichiamo, in particolare, con il pensiero rivolto a un futuro prossimo che ci chiama a una nuova sfida di resilienza. Nell’editoriale che compare sulle prime pagine della nostra rivista – nell’ultimo numero, che potete sfogliare in questo stesso portale – parliamo del rischio di una stagnazione della nostra industria; un pericolo pernicioso, nel suo significato anticipatore di una crisi identitaria, prima ancora che economica. Il rallentamento della crescita, nel nostro Paese – e, a ricaduta, nel settore macroeconomico della meccanica di trasformazione – sembra speculare allo stesso fenomeno che si sta verificando nell’ambito industriale, di riferimento europeo, della Germania. A pesare, secondo gli analisti governativi, è una generale mancanza di dinamismo economico e un marcato malessere che riguarda gli investimenti. Si tratta di una spia che evidenzia senz’altro la gravità di una situazione geopolitica mondiale grave, che impatta ulteriormente, ad esempio, sui costi dell’energia e delle materie prime. Ma concorrono, a questa difficoltà endemica, altri dati – l’invecchiamento della popolazione, la bassa crescita della produttività, un capitale industriale obsoleto e l’assenza di aziende giovani e innovative.
Sembrano problemi che guardano dallo specchio anche la nostra industria. Eppure, la capacità di resilienza delle aziende italiane sta dando prova di fiducia nell’anno appena iniziato. Non si vuole rinunciare al sogno di crescere, all’orizzonte di un cambiamento di prospettiva decisivo. Noi siamo dalla parte di tutti i piccoli grandi eroi di questa scommessa, con la tenacia di chi, come editore, come giornalista, come creatore di eventi fieristici internazionali in Italia, ha l’ambizione di cambiare l’ovvietà delle previsioni più pessimistiche. Per contrastare la stagnazione, occorre mettere in circolo le idee – c’è chi, in Europa, con piglio avanzato (come il nostro Mario Draghi raccomandò, da presidente della BCE) indica nell’integrazione dei capitali la strada per riprendere il largo degli stessi investimenti, in ogni Paese dell’Unione e in senso transnazionale – e di certo, è la forza di volontà e la fiducia nell’avvenire a costituire il carburante a ogni progetto di futuro. Noi il carburante alla vostra fiducia lo metteremo con le nostre parole e con l’impegno culturale che dedicheremo a voi, alle imprese che conducete e al dibattito basato su un pensiero che sia, sempre, fertile e positivo. Così, con la nostra comune solidarietà ideale, la stella cometa di questo 2024 non si spegnerà tanto presto e illuminerà i prossimi mesi con il meglio delle aspettative e con l’entusiasmo di programmi ambiziosi rivolti a un autentico progresso. Per tutti noi, per l’Italia del lavoro e per chi ne sostiene le sorti sullo scacchiere del mondo.
Buon Anno e buona lettura
La redazione di Sollevare