Nella movimentazione industriale delle materie prime e dei prodotti finiti, l’industria cartaria si distingue per esigenze logistiche ben precise. Le bobine di carta, spesso voluminose e pesanti, impongono l’impiego di attrezzature di sollevamento in grado di coniugare portata, manovrabilità e delicatezza operativa. A ciò si aggiungono le sfide tipiche del settore: ambienti di lavoro articolati, necessità di operare in spazi ristretti e orari produttivi intensivi, spesso su più turnazioni. In questo contesto, i carrelli elevatori elettrici rappresentano una scelta strategica, sia per la loro capacità di operare in ambienti chiusi senza emissioni, sia per l’adattabilità alle specificità del comparto.
Tra le soluzioni più mirate per il settore, si inseriscono i carrelli elettrici da 6 e 7 tonnellate sviluppati da Montini. La gamma comprende le versioni Compact, Low e Container della serie MR 6 e MR 7, caratterizzate da dimensioni compatte e dal Super Sterzo Montini, assale posteriore sterzante fino a 101 gradi (progettato e costruito dal produttore ravennate) e configurazioni adatte sia all’impiego interno che esterno. Tutti i modelli operano a 96V, con baricentro di carico a 600 mm, e sono stati progettati specificamente per applicazioni gravose come la manipolazione delle bobine, il carico/scarico di automezzi e container, e lo stoccaggio in corsie a bassa larghezza utile.

L’attenzione al comfort dell’operatore si apprezza nella cabina di guida ergonomica posizionata su supporti antivibranti, che mira a ridurre affaticamento e microtraumi da vibrazione, valorizzando benessere e produttività.
Per rispondere alle varie configurazioni degli impianti cartari, i carrelli del costruttore di Lugo – che da quest’anno è passato da snc a società di capitali – possono essere equipaggiati con montanti Duplex o Triplex, tutti a visibilità totale e con alzata libera completa, interamente progettati e realizzati dall’azienda. La disponibilità di batterie in tecnologia piombo-acido o agli ioni di litio, in diverse capacità, consente di adeguare l’autonomia operativa in funzione dei cicli di lavoro specifici. La batteria, suddivisa in due moduli laterali, è facilmente estraibile anche senza stazioni fisse di cambio grazie a un carrello secondario o a un transpallet da 2 tonnellate.

La ricarica avviene tramite un connettore laterale ad accesso semplificato, mutuando soluzioni già adottate nel settore automotive elettrico.
L’ampio catalogo accessori disponibili consente di rispondere anche alle esigenze più specifiche, dalle operazioni di handling più complesse fino agli ambienti soggetti a particolari vincoli di spazio, polverosità o rotazione intensiva delle merci. Una proposta tecnica che nasce da una conoscenza approfondita dei flussi interni e delle criticità operative tipiche di un settore industriale tra i più esigenti in termini di continuità produttiva.

























