Due grandi città europee: Parigi e Hannover. Due fiere di primaria importanza: Intermat e Cemat. Un costruttore italiano: JMG Cranes. Cinque macchine di differenti tipologie, in grado di spaziare in molteplici campi applicativi. Questi gli ingredienti del cocktail elettrizzante che verrà servito a fine aprile.
Partiamo dalla kermesse parigina. All’Intermat il costruttore piacentino porterà una gru semovente elettrica a batteria serie Cabinata JMG – MC250, una macchina da 25 t di portata massima, con trazione anteriore fornita da due motori elettrici da 12 kW-96 V AV, con classe di isolamento H. Il braccio è costituito da un elemento orientabile e due elementi a telescopaggio idraulico proporzionale e prevede un angolo di inclinazione +60°/-7°. L’impianto oleodinamico si fonda su una pompa a ingranaggi silenziata da 23 kW; mentre il sistema di sterzatura posteriore beneficia di idroguida con valvola prioritaria load sensing. Il peso della gru è di 24,4 t comprese le 4,6 t di zavorra removibile.
Sempre a Parigi ecco anche la JMG – MC60S, una gru semovente radiocomandata elettrica che assicura una portata massima di 6 t e otto ore di funzionamento grazie a un pacco batterie a piastre corazzate da 72V – 640 Ah. Il braccio è realizzato in lamiera d’acciaio di qualità piegata e saldata ed è costituito da quattro elementi telescopici di cui uno base e tre sfilamenti idraulici. Assicura un angolo di inclinazione di +60°/-15°. Tantissimi gli optional a disposizione. Tra questi: argano idraulico, jib a orientamento meccanico o idraulico, cestello porta persone, argani a catena, forche, carica batteria a bordo, rabbocco automatico della batteria, trasformazioni ATEX e ruote antitraccia.
Da Parigi ci trasferiamo ad Hannover, dove JMG esporrà ben tre modelli semoventi elettrici a batteria: MC32S, MC160 e MC130S. La prima è una compatta pick & carry da 3,2 t di portata massima, con uno sbraccio di 4 m e un’altezza massima di 7 m. La macchina è gestita attraverso il radiocomando a consolle che rende possibile il controllo simultaneo e proporzionale dei movimenti di trazione, di sterzatura, di telescopaggio, di salita e discesa del braccio e degli eventuali accessori opzionali. La sterzatura è 90°+90° con controrotazione delle ruote anteriori.
Si sale di portata con la MC160, una macchina da 16 t, 7,5 m di sbraccio laterale e 12 m di altezza massima. Il tutto fondato su un solido telaio in cui si innesta un braccio con un elemento base e due sezioni a telescopaggio idraulico proporzionale. In questo caso la gru è comandata dalla cabina.
Ultima macchina esposta al Cemat è la MC130S. Si tratta di una gru elettrica a batteria radiocomandata capace di assicurare una portata massima di 13 t, per quasi 7 m di sbraccio e 11 m di altezza massima. Con 14 t di peso – compresa la zavorra concepita per il rapido montaggio e smontaggio e per garantire l’ottimizzazione del carico sugli assi e della pressione a terra – è alimentata da due motori elettrici da 8,5 kW – 80V AC.