Per oltre 90 anni, un ponte girevole a Bremerhaven, sulla costa tedesca del Mare del Nord, è servito a collegare il porto d’oltremare con l’isola di Colombo (Columbusinsel). In seguito a ingenti danneggiamenti, è stato destinato allo smantellamento. Un incarico fatto su misura per gli esperti della Krebs Korrosionsschutz GmbH e la loro flotta di semoventi Cometto SPMT.
Una tale struttura storica – dopo tutto, è il più antico ponte ferroviario girevole della Germania – non viene ovviamente smantellata senza motivo. Ma il pericolo di crollo si rivelava semplicemente troppo grande. Inoltre, la riparazione del corrente superiore incrinato della costruzione obsoleta era ormai impossibile. Il Senato di Brema ha quindi deciso di costruire un nuovo ponte lungo 116 metri. Per consentire la rapida risoluzione del blocco del porto, i lavori di smantellamento sono stati immediatamente autorizzati.
Smontaggio e rottamazione
La ditta Krebs Korrosionsschutz GmbH ha presentato al riguardo un concetto di progettazione adeguato per demolire e smaltire in massima sicurezza e secondo le tecniche più avanzate il ponte della chiusa a nord, seguendo le più severe norme ambientali. Gli esperti hanno già dimostrato la loro competenza in altri progetti di smantellamento complessi e si sono aggiudicati anche la commessa per la demolizione del ponte a Bremerhaven.
Il ponte è stato trainato a Lubmin su una chiatta attraverso il canale di Kiel. Una volta giunto a destinazione, l’elemento da 1.000 tonnellate è stato prelevato dalla chiatta con l’ausilio di 36 linee di assi modulari semoventi Cometto SPMT e due unità Power Pack, ciascuna con una forza motrice di 202 kW.
Posizionamento (appoggio del ponte) mediante sollevamento dell’SPMT
I veicoli modulari semoventi SPMT hanno collocato il ponte su “zampe d’elefante” (stabilizzatori) nel sito di recupero grazie al sollevatore idraulico dell’assale. A questo punto, gli operai hanno acceso i cannelli di ossitaglio per iniziare le operazioni di demolizione. L’acciaio verrà poi destinato all’altoforno per il conseguente riciclo e per essere poi riutilizzato magari per costruire un nuovo ponte solido e duraturo.