Ecco un esempio di come le piattaforme aeree non siano mezzi destinati a un uso esclusivo in edilizia o manutenzione. Anzi. Le cosiddette applicazioni di nicchia stanno diventando sempre più numerose, complice da un lato la crisi che ha spinto i costruttori a esplorare nuovi business, dall’altro una ricerca sempre più attenta della sicurezza e delle prestazioni da parte di molti settori nei quali prima si operava con attrezzature e metodi ormai non più consentiti dalla legge.
Uno di questi settori è l’allestimento di qualunque tipo di struttura legata ad eventi di intrattenimento in genere, dal concerto alla sagra alla festa patronale. Queste ultime sono in effetti appuntamenti soventissimi in Italia, dove praticamente ogni paese e borgo, soprattutto al centro-sud, dalla primavera all’autunno si scatena nell’organizzazione di momenti molto sentiti e partecipati dalla popolazione. Anche perché spesso legati a tradizioni religiose e/o popolari.
E anche perché sono momenti per assistere a spettacoli particolari, che vanno da quelli pirotecnici a, per venire alla nostra storia, alle luminarie che vengono allestite e che identificano e segnalano il luogo della festa. Non stiamo parlando del caso di semplici luci colorate, ma di imponenti impianti dalla struttura complessa e raffinata. Vere opere d’arte realizzate da aziende, il cui stile fa spesso capo a scuole dalla lunga tradizione: barese, leccese-salentina, campana e siciliana.
Proprio nel parco mezzi di una di queste aziende, la catanese “La Lucerna” di Giuseppe Ferrara e figli di Gravina di Catania, che opera nella regione da oltre sessant’anni, che è appena entrata a far parte una E200T di GSR nuova di zecca.
L’azienda stava cercando un mezzo in grado di rispondere alle esigenze di realizzazione di strutture sempre più complesse, con effetti luminosi ma spesso anche pirotecnici e musicali, garantendo in ogni condizione la massima sicurezza e la piena versatilità operativa.
Nello specifico la E200T acquistata dall’azienda siciliana è allestita su un Nissan Cabstar NT400 e offre un’altezza operativa di 20 m raggiunta mediante un braccio telescopico che offre anche uno sbraccio di 13 m e una portata in navicella di 250/80 kg nonché rotazione della torretta di 450°.
Altro fattore che ha giocato un ruolo importante nella scelta della macchina è il sistema di stabilizzazione che è in grado di adottare soluzioni differenti per adattarsi alle diverse location operative, offrendo sempre il migliore rapporto fra sicurezza e ingombro.