giovedì, 4 Dicembre 2025

ESTA, impegno per la sicurezza e contro i guasti da AdBlue

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Prima della pausa estiva, ESTA -L’associazione europea che rappresenta le imprese di trasporti eccezionali e di servizi heavy lifting con gru – ha pubblicato la prima edizione della Guida alla Gestione del Rischio nelle Operazioni di Sollevamento (“Lifting Operation Risk Management Guide”), ora disponibile gratuitamente, per tutti gli associati, nella sezione Knowledge Base del portale web della stessa organizzazione (estaeurope.eu).

L’intento dell’organismo rappresentativo dell’heavy lifting & transportation è quello di fornire nuove linee guida che aiutino le imprese di settore a valutare i rischi connessi ai diversi tipi di intervento, fornendo consigli tecnici pratici su come evitare situazioni di pericolo impiegando metodologie di formazione all’avanguardia e un concerto di terminologie e raccomandazioni redatte correttamente, a beneficio generale di ogni soggetto professionale. La guida è rivolta in particolar modo alle imprese più piccole, e contiene, tra l’altro, informazioni utili anche per i committenti delle operazioni di trasporto e sollevamento, in modo da conferire una maggiore sensibilità nel gestire con sicurezza e completezza informativa i progetti da affidare alle stesse imprese specializzate.

La prefazione del manuale ne spiega chiaramente gli intenti. “Lo scopo di questa guida alle best practice non è quello di ribadire una serie di norme e regolamenti già noti agli operatori del settore, ma piuttosto rappresenta un tentativo, nella considerazione delle diverse forme di contratto e nella disamina della stessa normativa attuale (comprese le misure di prevenzione degli incidenti), di rendere le imprese del sollevamento più consapevoli dei rischi intrinseci a ogni tipologia di intervento e delle modalità di protezione opportune da mettere in atto”.

Il gruppo di lavoro che ha prodotto la Guida comprende le figure autorevoli di Blanca Claeyssens (amministratore delegato di ASA France), Marcel Schets (responsabile SHEQ per Mammoet), Joe Collins (responsabile della divisione heavy lifting di Becht Engineering), Norbert van Schaik (specialista senior di grandi sollevamenti per Siemens Gamesa) e Ton Klijn, direttore di ESTA. Lo stesso Klijn ha precisato “il contesto in cui è nata questa iniziativa. La Guida è nata dalla considerazione che alle imprese di grandi sollevamenti con gru occorrono sempre più informazioni e supporto tecnico da parte del cliente. Un cliente che a volte può anche non essere in grado di garantire i livelli indispensabili di affidabilità e preparazione in relazione ai rischi insiti nei singoli progetti affidati”.

Ton Klijn

Purtuttavia, ESTA tiene a precisare che la pubblicazione della Guida è a solo a scopo di orientamento e si basa sull’approvazione, da parte delle singole organizzazioni rappresentative degli Stati membri, della stessa iniziativa editoriale – che, va ribadito, non ha valore normativo e non stabilisce standard operativi (e, come tale, non può sostituire la conoscenza indefettibile, da parte delle imprese di settore, delle direttive,delle leggi e dei regolamenti pertinenti alle diverse classi di intervento).


Guasti AdBlue, preoccupazione per autogrù e SPMT
Le anomali funzionali correlate all’utilizzo dell’AdBlue preoccupano anche i vertici di ESTA. Per questo, l’associazione europea ha esortato i propri membri – costituiti dalle realtà rappresentative nazionali – a inviare informazioni sulle problematiche relative all’impiego di questo additivo diesel nelle gru mobili e negli SPMT.

L’allarme è stato lanciato da molte imprese di sollevamento e trasporto eccezionale che attribuiscono all’AdBlue almeno un terzo di tutti i guasti intervenuti durante il trasporto. Ricordiamo che l’AdBlue è una miscela di acqua e urea utilizzata nei motori diesel per ridurre al minimo la produzione di emissioni di ossido di azoto (NOx). Questo additivo reagisce con i NOx all’interno di un convertitore catalitico, scomponendo le sostanze in azoto e vapore acqueo, attivando un processo noto come riduzione catalitica selettiva (SCR). Le preoccupazioni delle imprese sono state sollevate durante una recente riunione dell’EU Regulations Workgroup, a cui hanno partecipato membri dell’ESTA e rappresentanti dei produttori di gru (attraverso l’organismo FEM, la European Materials Handling Federation). Una preoccupazione fondamentale riguarda l’inefficienza dell’AdBlue quando il motore è troppo freddo; in questo caso, il propulsore della gru può perdere potenza o addirittura spegnersi, con conseguenze potenzialmente pericolose. I rapporti attuali rilevano che lo stesso problema è stato fatto presente dagli operatori di SPMT, particolarmente durante le operazioni di carico. “Come primo passo, stiamo raccogliendo informazioni e poi ci consulteremo con i membri dell’European Regulations Workgroup e decideremo i prossimi passi”, ha assicurato il direttore di ESTA, Ton Klijn. Una soluzione potrebbe essere quella dello sviluppo, da parte dei produttori di motori, di una sorta di sistema “override” che consentirebbe al motore di continuare a funzionare per un periodo limitato, nonostante l’anomalia del sistema AdBlue.

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