Un cinquantesimo anniversario di peso, quello della grande storia industriale di Faresin. I vertici aziendali, i lavoratori e numerosi clienti e ospiti di riguardo l’hanno festeggiato solennemente nella sede-quartiere generale di Breganze (Vi), nella giornata di ieri con una convention straordinaria (che per i dipendenti continuerà ndurante la giornata di oggi, interamente dedicata alla “grande famiglia” interna dei dipendenti diretti di Faresin).
Una saga manifatturiera ripercorsa con commozione, nel ricordo dei decenni trascorsi con il sostegno del coraggio, della tenacia e dell’entusiasmo dei due soci fondatori, i fratelli Sante e Guido Faresin. “Siamo partiti negli anni Settanta, saldando dalla mattina alla sera, in tuta da lavoro, con la volontà di costruire qualcosa – rimembra con emozione Sante Faresin, oggi presidente del gruppo vicentino – Non abbiamo avuto paura di affrontare il vasto mondo dei mercati internazionali e ce l’abbiamo messa tutta per riuscire a imporre la nostra filosofia produttiva”.
Così Faresin Industries è diventato oggi un marchio primario e globale, nella specialità dei carri miscelatori per l’agricoltura e dei sollevatori telescopici dedicati ancora ai campi e, soprattutto, all’industria dei servizi e delle costruzioni. Nel 2022 Faresin ha raggiunto l’obiettivo record di un fatturato da 66 milioni di euro (+ 14% sul 2021, con volumi di produzione anch’essi in ascesa) di cui quasi il 90%, come previsto, realizzato sui mercati mondiali, con un utile netto del 9,5% in più.
I dipendenti oggi sono circa 500, distribuiti tra sedi italiane ed estere – 220 dei quali negli stabilimenti di Breganze (trent’anni fa, nel 1994, erano meno di 50). E la previsione è quella di raggiungere, a fine 2023, un organico di 250 dipendenti in Italia, nella direttrice di un’ambizione eccezionale – quella di aprire, a Sarcedo, sempre nell’Alto Vicentino, un nuovo polo tecnologico progettato secondo criteri di ecosostenibilità.
Nel corso della convention è stata illustrata a clienti e partner la strategia dell’azienda per il prossimo futuro in un mercato globale in continua evoluzione, con il ruolo centrale della seconda generazione imprenditoriale di famiglia, le sorelle Silvia e Giulia Faresin (rispettivamente vicepresidente e Operations manager della società) e la spinta decisiva alla transizione elettrica di mezzi e macchine operatrici, con un’accelerazione che sta coinvolgendo in primo piano il settore agricolo e quello industriale. “La produzione di macchine elettriche è stata avviata 12 anni fa – ha ricordato il presidente Sante Faresin – In anticipo sui tempi attuali, quindi. Nel 2018 Faresin Industries ha realizzato il primo sollevatore telescopico elettrico al mondo, e la gamma di questo tipo di macchine si sta ampliando, trainata dalla crescente domanda nel mercato. Quello dei sollevatori telescopici è un ambito in cui Faresin Industries ha fatto importanti progressi a livello globale, con lo sviluppo di prodotti adeguati alle diverse esigenze dei clienti e puntando sempre di più sulla formula del noleggio”. Un’altra area di investimento tecnologico per Faresin Industries è quella dell’intelligenza artificiale per l’efficienza dei processi e della gestione economica delle aziende agricole e degli allevamenti, per l’analisi dei Big Data relativi all’attività di imprese e aziende.
All’evento di Breganze hanno partecipato anche gli assessori della Regione Veneto (ai dicasteri Istruzione e Salute) Elena Donazzan e Manuela Lanzarin, il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, la presidente di Confindustria Vicenza, Laura Dalla Vecchia e il direttore del Giornale di Vicenza, Marino Smiderle – che ha anche moderato le fasi iniziali di sessione plenaria della convention.
Silvia Faresin, nell’evento convegnistico, ha illustrato le opportunità commerciali e di mercato grazie a due testimonianze esterne da parte di studiosi del settore come Gabriele Chiodini dell’Università di Perugia – con una prolusione di analisi dei trend attuali del settore agricolo, come la richiesta di attrezzature sempre più sostenibili e smart che permettono allo stesso tempo di incrementare la produzione riducendo le emissioni inquinanti in linea con l’obiettivo di arrivare a una neutralità climatica, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili. Il secondo ospite, il dottor Paul Howard, specialista del pool editoriale Off Highway Research, ha invece realizzato una disamina del mercato construction, evidenziando la crescita di mercato dei sollevatori telescopici negli ultimi 30 anni, soprattutto in Europa e Nord America (aree che, insieme, assorbono almeno l’83% della domanda globale).
“L’ascolto del cliente e la capacità di interpretare le sue necessita per trasformarle in soluzioni, sono il cuore del nostro modello di business fin dalle origini – ha rilevato Silvia Faresin – Idealmente vogliamo arrivare al coinvolgimento del nella progettazione delle soluzioni tecnologiche facendole così diventare un obiettivo condiviso. Per raggiungere questo risultato abbiamo adottato due best practices che coinvolgono tutte le aree dell’azienda: la gestione del customer journey e la analisi dei dati di business intelligence raccolti nelle varie occasioni di contatto con il cliente”.
Successivamente Giulia Faresin ha preso in esame le sfide della Fabbrica del futuro. “Lavoriamo per costruire una fabbrica sempre più digitale ed automatizzata, seguendo un processo fluido e costante, che interagisce in modo armonioso con il valore che viene contribuito dagli altri protagonisti del sistema Faresin. Il nostro obiettivo è di far sì che la produzione sviluppi la capacità di adattarsi tempestivamente all’ evoluzione della domanda grazie allo sviluppo di nuove competenze ed all’implementazione di nuovi processi sempre più efficienti e sostenibili”.
Giulia Faresin, coinvolgendo le prime linee dell’R&D, ha svelato in anteprima due nuovi prodotti che verranno presentati al grande pubblico in occasione della Fiera Agritechnica, a novembre, ovvero la serie FS Middle, seconda linea della Next Generation dei sollevatori telescopici Faresin, e il Leader PF Full Electric, un carro miscelatore semovente 100% elettrico.