Importante nomina nel board di Mammoet Italy, la filiale italiana del gruppo Mammoet. Una Mammoet così italiana si può dire che non si era mai vista, dalla sua fondazione nel 2001 con la nascita, a Milano, dell’avamposto nazionale. Per la prima volta, infatti, è stato nominato un presidente italiano, che affiancherà il CEO Alberto Galbiati alla guida dell’azienda. Il manager scelto è Filippo Anello, figura di spicco che porta grande esperienza nel settore, con un ruolo primario all’interno del gruppo nella gestione dei global account. Con questa nomina, i vertici di Mammoet Italy sono ora tutti italiani, con Galbiati, che è al timone sin dalle origini in qualità di CEO e di responsabile per le partecipate.
Questa mossa da parte della capogruppo olandese è un riconoscimento del successo crescente di Mammoet in Italia, che negli ultimi mesi ha rafforzato ulteriormente la sua compagine attraverso l’assunzione di nuove figure tecniche. I nuovi inserimenti consentono all’azienda di pianificare con perizia l’esecuzione dei lavori presenti nel portafoglio ordini, che sta per arricchirsi di nuove commesse nei settori tradizionali, (come l’Oil&Gas e il marittimo-navale) e in alcuni nuovi orizzonti di interesse nazionale, come le infrastrutture logistiche, e in prospettiva, l’energia.
L’azienda, come è noto, è leader a livello mondiale nella realizzazione di parchi eolici offshore (ancorati e galleggianti), ma anche nel commissioning e decommissioning di impianti nucleari, per i quali è in possesso di tutte le certificazioni necessarie.
Intanto, entro poche settimane, l’azienda taglierà il traguardo dei 110 trasporti superpesanti di moduli industriali tra il cantiere Baker-Hughes di Carrara Avenza e il porto di imbarco di Marina di Carrara. I trasporti, che hanno visto la movimentazione su strada pubblica di moduli del peso di migliaia di tonnellate, si sono svolti come da copione e in totale sicurezza. I moduli compongono i treni di liquefazione dei grandi progetti LNG in via di realizzazione nel Golfo del Messico, per i quali il gruppo Mammoet si è già aggiudicato le commesse per le prossime fasi di espansione.
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È infine previsto per il prossimo anno l’avvio di una grande commessa di revamping di un impianto di raffinazione, per la quale Mammoet Italy ha già pianificato l’utilizzo della nuova gru FOCUS30 da 2500 tonnellate, la più grande al mondo della sua categoria. Con questo impiego, la gru self-erecting farà il suo esordio in Italia. Si tratta di un modello concepito per lavorare in spazi ristretti e con basso limite di carico a terra grazie al proprio piedistallo integrato che, garantisce pressioni inferiori alle 6 tonnellate al metro quadro in ogni condizione.
“Sono felice di lavorare con Filippo, un manager che ha la tripla qualità di avere grande esperienza del settore, essere inserito nella ‘macchina del gruppo’ e, soprattutto, conoscere la realtà del mercato italiano, uno dei più complessi al mondo – commenta il CEO di Mammoet Italy Alberto Galbiati – Il suo arrivo coincide con un momento di rinnovata crescita per Mammoet Italy. Proseguono senza sosta le commesse assegnate negli ultimi tre anni, stanno arrivando nuovi lavori e ci sono ottime prospettive in settori per noi nuovi in Italia. Soprattutto, prosegue il nostro track record sulla sicurezza. Non è un caso. Il nostro approccio di sicurezza totale prevede prima di tutto che le fasi di lavoro siano pianificate per ridurre al minimo i rischi alla fonte, per esempio limitando al minimo i lavori in quota, inventando anche specifiche tecnologie per non dovervi ricorrere. A breve faremo annunci in questo ambito. Altrettanto importante è non considerare mai di routine lavori anche compiuti decine di volte di seguito nello stesso ambiente. Se un lavoro è complesso, non importa se lo hai già fatto. Significa solo che ne sai di più, ma questo non ti esenta da affrontarlo come la prima volta. Questa è la nostra filosofia in Mammoet Italy, e da qui partiamo sempre”.
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