La serata di gala finale a Palazzo Gotico ha concluso ufficialmente, venerdì scorso, le Giornate del Sollevamento 2019. Vale la pena tornare su questo momento importante perché, nella sua cornice di magnificenza, non ha costituito solo una cerimonia di immagine al successo della fiera piacentina. Il venerdì sera 5 ottobre 2019 di Piacenza non verrà ricordato come uno dei tanti eventi glamour che accompagnano le manifestazioni ufficiali. Si è trattato di un omaggio a una parte irrinunciabile della nostra grande industria nazionale.
Mentre l’orchestra di 60 elementi e la voce di un soprano regalavano un ricordo di poesia indelebile ai cittadini di Piacenza che passavano per la piazza centrale, Palazzo Gotico si preparava ad accogliere più di 400 invitati per la grande cena di gala degli ILTA Awards, le premiazioni dedicate alle eccellenze dell’anno nel settore delle grandi imprese di sollevamento e dei trasporti eccezionali. Alla consegna dei riconoscimenti, è stata l’emozione dei vincitori e delle imprese selezionate a costituire l’evento nell’evento. Quanto è importante per il Paese che produce tecnologia, valore e ricchezza autentica in tutte le sue accezioni, ricevere un premio! Vedersi riconosciuti finalmente per ciò che di straordinario si è fatto. Per questo, nel ricordare chi ha vinto gli ILTA Awards, riteniamo doveroso far seguire a ogni nomina, le motivazioni sintetiche che hanno portato ogni protagonista al conferimento nella propria categoria di appartenenza.
Sollevamento dell’anno nella Categoria Gru su autocarro: Autotrasporti Pasqual Mario. Nell’opera di movimentazione dei macchinari all’interno di un padiglione fieristico, la gru Fassi F455RA.2.26 e-dynamic impiegata da Autotrasporti Pasqual ha consentito il rispetto irreprensibile delle tempistiche di esecuzione certe, in virtù dell’impiego di soluzioni all’avanguardia e affidabili, unite alla perizia ed esperienza di operatori in grado di sfruttare al massimo la versatilità della stessa gru fornita da Fassi.
Sollevamento dell’anno nella Categoria Autogrù telescopiche: Fratelli Paradiso. Per il sollevamento e l’insediamento dei componenti di un aerogeneratore da 86 m all’interno della Wind Farm di Melfi, l’utilizzo sofisticato e complesso dell’autogrù Liebherr LTM 11200.9.1 ha messo in luce le notevoli capacità di progettazione preliminare, precipua programmazione e controllo dinamico in ogni fase di tiro e installazione.
Sollevamento dell’anno nella Categoria Autogrù a braccio tralicciato: Midolini. Nelle operazioni di sollevamento e carico su una nave di tre reattori destinati a un impianto petrolifero nel Golfo Persico, l’operazione coordinata con l’ausilio di tre autogrù ha contemplato una fase di sollevamento in tandem compiuta da due modelli telescopici Liebherr da 500 e 400 tonnellate. Il dimensionamento corretto e calibrato della coppia di macchine è stato coadiuvato dall’impiego di un bilancino che ne ha consentito la riduzione del raggio d’azione per ogni singola autogrù e il conseguente rispetto delle tabelle di portata.
Sollevamento dell’anno nella Categoria Gru cingolate a braccio tralicciato: Vernazza Autogru. Un progetto in cui la corsa contro il tempo è stata determinante: Vernazza Autogru ha avuto a disposizione solo 130 ore per smantellare un vecchio ponte delle ferrovie francesi SNCF a Mandelieu-la-Napoule, ad ovest di Cannes. Per fare fronte a questa sfida contro il cronometro e alle avversità ambientali, l’azienda ha messo in campo la sua nuovissima gru cingolata Demag CC 3800-1, affiancandole in assistenza una gru multistrada Demag AC 120 e una Liebherr LTM1750- 9.1 dalla parte opposta del fiume.
Trasporto eccezionale dell’anno nella Categoria Rimorchio e Semirimorchio (massa complessiva fino a 120 ton): S.A.E. – Società Autotasporti Eccezionali. SAE ha partecipato in partnership con la società Anipsotiki, alla consegna di 24 pale eoliche destinate al progetto energetico Chionaki-Gavrovo, tra i più importanti in Grecia nell’ambito delle politiche energetiche alternative. Il percorso di 85 km irto di ostacoli per la presenza di centinaia di linee elettriche e di telecomunicazioni, e di piccoli centri urbani dall’accessibilità oltremodo complessa, ha reso straordinario il trasporto con Blade Lifter per una così lunga distanza. Il delivery rate finale di 1,5 giorni per pala trasportata costituisce un risultato finale d’eccellenza, anche in considerazione di pendenze superiori al 20% nella parte finale del tragitto.
Trasporto eccezionale dell’anno nella Categoria Rimorchio e Semirimorchio (massa complessiva superiore a 120 ton): Fagioli. Il trasporto di due rotori, del peso di 170 tonnellate ciascuno, nel percorso da Genova a Premadio per la destinazione all’interno di un impianto energetico in zona montana a oltre 1.250 metri di altitudine, assume a tutti gli effetti l’identità di un’impresa eccezionale – per la lunghezza del percorso di 450 km e per l’accuratezza richiesta dalla progettazione logistica e dalla notevole complessità e forza di impiego dei mezzi coinvolti.
Trasporto eccezionale dell’anno nella Categoria SPMT (Veicoli Modulari Semoventi): Mammoet Italy, Marraffa. Mammoet Italy – Il trasporto di tre gigayacht nei cantieri Azimut Benetti a Livorno impressiona per la lunghezza superiore a 100 metri che ne fanno attualmente le imbarcazioni da diporto più grandi mai costruite in Italia da un cantiere privato. La complessità del trasporto delle imbarcazioni fino al bacino di varo è avvenuto tramite convogli SPMT di lunghezze diverse, con il maggiore composto da 116 assi su due treni di carrelli. Il form factor dei carichi e la distribuzione non regolare delle masse all’interno, sia in senso orizzontale che verticale, dovuto al parziale completamento dell’imbarcazione nelle proprie dotazioni interne, ha comportato la necessità di uno studio preliminare per ogni singolo yacht al fine di sviluppare un’irreprensibile ingegneria di trasporto in relazione alle forze ed al bilanciamento degli scafi e alla procedura di insellamento. Ogni manovra ha richiesto grande precisione ed attenzione per gli spazi limitati e per i momenti di inerzia complessi dei carichi.
Marraffa – Il trasporto eccezionale di un condensatore da 420 tonnellate ha richiesto nove mesi di progettazione per un percorso di 189 Km complessivi su strade pubbliche, da Terno d’Isola (in provincia di Bergamo) al porto fluviale di Mantova. Circa 25 persone tra tecnici, staff e personale operativo hanno portato a termine l’impresa, con l’impiego di un convoglio composto da due moduli semoventi SPMT da 20 assi ciascuno, supportati da una motrice zavorrata 8×6 installata all’occorrenza per aumentare la velocità del convoglio nei tratti in salita. La lunghezza complessiva ha raggiunto i 75 metri, a sostegno di un peso complessivo di circa 600 tonnellate.
Trasporto e sollevamento dell’anno nella Categoria Tecniche Combinate: Autovictor. Il contratto acquisito da Autovictor fa parte del prestigioso appalto affidato da Sviluppo Genova, per fornire una risposta concreta alle problematiche di bonifica, riqualificazione e valorizzazione della città della Lanterna. A seguito del terribile evento del Ponte Morandi, questo progetto è diventato di vitale importanza, in relazione alla costruzione di un nuovo svincolo di raccordo al lungomare Canepa, per consentire il deflusso del traffico in arrivo da Genova Aeroporto e diretto verso La Spezia. Per quanto concerne la parte di movimentazione e sollevamento Autovictor ha studiato insieme al committente tutte le fasi di costruzione, trasporto e sollevamento delle sezioni del nuovo impalcato allo scopo di velocizzare la costruzione dello svincolo stesso. L’opera è stata compiuta con 2 mesi di anticipo sulle tempistiche previste.
Proprio in merito allo studio per ridurre le tempistiche, la scelta vincente è stata quella di sezionare i due impalcati in 5 macro sezioni che sono state pre-montate a terra e movimentate dal punto di costruzione al punto di sollevamento. Nello specifico vogliamo richiamare l’attenzione sulla sezione da 370 t che è stata movimentata con due carrelli SPMT Scheurle da 6 assi ciascuno e sollevata con l’ausilio di due autogrù, una Terex-Demag TC2800-1 e una Liebherr LTM 1750-9.1. L’intera operazione è durata da ottobre 2018 fino a febbraio 2019 suddivisa in 5 movimentazioni e sollevamenti.
Innovazione dell’anno nella Categoria Tecniche di Intervento e Sicurezza degli operatori: Fagioli. Nell’operazione di “stacking/destacking” di un modulo GTG da 997 tonnellate, Fagioli ha applicato in modo mirabile alle operazioni di sollevamento un modello puntuale di gestione economica e movimentazione sofisticata nel settore dell’upstream. L’alto livello di ingegneria dell’operazione ha portato al massimo livello anche le accezioni di know-how operativo e sicurezza, rendendoli aspetti primari nell’ambito della stessa progettazione dell’intervento.
Innovazione dell’anno nella Categoria Prodotti e Sistemi di Sollevamento: Boat Lift, Eurogru Amici. Eurogru Amici – L’autogrù 250.20 xs nasce dall’idea di una modifica radicale di modelli pregressi realizzati dal costruttore per le proprie linee di prodotto, per un adattamento puntuale alla più recente norma EN13000 e per l’inserimento nel circuito dell’Industria 4.0, con il valore di implementazioni avanzate sotto il profilo dinamico,dinamico, propulsivo e dei consumi.
Boat Lift – La realizzazione tecnica del modulo progettato dalla divisione Industrial Lift, ha fornito un mezzo di sollevamento innovativo e specifico per soddisfare le necessità del cantiere nucleare ITER di Cadarache, nel cuore della Provenza. Questo modello dalle 60 tonnellate di portata, è in grado di sollevare, trasportare, posizionare e fissare le porte stagne – insediate sullo scheletro del nucleo del rettore – ai cardini e al telaio predisposti all’interno degli alloggiamenti, con un bilanciamento ottimale e un posizionamento di massima precisione.
Per i premi alla carriera assegnati a Domenico Vernazza, Gemma Testore Aschero, Alberto Galbiati e Sandra Forzoni, rimandiamo ai prossimi ritratti dedicati che pubblicheremo proprio sulle pagine di questo sito.