Ci troviamo in un contesto occupazionale di difficile lettura, dove – ascoltando le imprese che lavorano nel nostro settore di riferimento – ci viene sempre più energicamente rimandato un problema reale che parla di una difficoltà oggettiva a trovare personale che si voglia specializzare e professionalizzare al termine degli studi. In quest’ottica, iniziative come quella promossa congiuntamente da AUSL della Romagna e INAIL, a cui ha partecipato anche la GSR di Rimini, cercano di alzare il livello di attenzione sul tema, mentre integrano valori come educazione, esperienza e sicurezza al fianco dei giovani che si vogliono avvicinare, o anche semplicemente conoscere il mondo delle piattaforme aeree.
Durante le giornate formative GSR ha offerto un’esperienza sul campo che ha unito formazione tecnica ed educazione alla sicurezza. Un’occasione per (ri)scoprire la complessità, il valore e la bellezza del lavoro.
Nel contesto delle iniziative ufficiali della Giornata del Made in Italy 2025, si è svolto a Rimini, il 15 e 16 aprile, un evento formativo rivolto agli studenti dell’Istituto Tecnico “Belluzzi – da Vinci”, promosso dall’Azienda USL della Romagna in collaborazione con il Dipartimento Innovazioni Tecnologiche (DIT) di INAIL. Tra i partecipanti, anche il costruttore emiliano, che ha messo a disposizione una piattaforma elevabile B270T, da 27 metri su veicolo “patente B”

Un’esperienza educativa sul campo
La partecipazione di GSR non è stata finalizzata a promuovere un suo prodotto high tech, ma piuttosto a supportare un’esperienza educativa profonda, in cui studenti e futuri tecnici hanno potuto toccare con mano la realtà dell’uso in sicurezza delle PLE.
Nell’area esterna dedicata alla piattaforma, gli studenti sono stati accompagnati in una formazione esperienziale all’uso dei DPI, che ha trasformato l’incontro in un vero momento educativo. Non solo tecniche e dispositivi, ma attenzione all’aspetto umano, all’esperienza vissuta, alla scoperta del valore che ogni strumento porta con sé quando utilizzato in modo consapevole.
Realtà virtuale e consapevolezza del rischio
A completare il percorso formativo, il simulatore di piattaforma di lavoro elevabile in realtà virtuale messo a disposizione da INAIL, sviluppato dallo stesso istituto nazionale in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Questo strumento ha rappresentato un’opportunità unica per gli studenti. Attraverso un’esperienza immersiva, i ragazzi infatti hanno potuto simulare la guida di una PLE, affrontando in prima persona scenari operativi e valutando i potenziali rischi legati all’uso dell’attrezzatura. Un esercizio concreto di consapevolezza, in cui la tecnologia si è messa al servizio della sicurezza.

Stimolare la riflessione e accendere la curiosità
Uno degli obiettivi principali dell’iniziativa è stato stimolare la curiosità dei ragazzi, aiutarli a comprendere la complessità che si cela dietro ogni attività professionale, facendo apprezzare la bellezza del lavoro mai disgiunta dall’attenzione costante alla sicurezza.
Nel lavoro in aula ci sono stati diversi momenti di verifica, ampio spazio è stato dedicato al confronto aperto ed all’ascolto, incentrato sulla percezione della sicurezza da parte dei giovani. Si è cercato di accompagnarli in un percorso che portasse dall’istinto alla razionalità, aiutandoli a riflettere su come essi vivono il concetto di rischio e responsabilità, anche nel rapporto con le tecnologie.
Uno dei messaggi emersi in modo chiaro è che la sicurezza non può essere disgiunta dalla conoscenza della complessità: le attrezzature moderne non sono solo strumenti funzionali, ma ecosistemi tecnologici che integrano progettazione avanzata, automazione e responsabilità operativa. Comprenderne il funzionamento è essenziale per gestirle in modo sicuro, consapevole e competente.
GSR ha scelto di partecipare a questa iniziativa per condividere la propria esperienza tecnica e contribuire a una missione più ampia: educare le nuove generazioni alla cultura del lavoro e della sicurezza. Una cultura che nasce dal confronto, si rafforza con l’esperienza diretta, e si evolve nel tempo grazie a iniziative come questa, dove formazione tecnica ed educazione personale si intrecciano in modo virtuoso.