Non è la pandemia a spaventare certo Haulotte, che rivela nel quarto trimestre dell’annus horribilis 2020 una ripresa confortante. Ripresa che non sembra interrompersi anche nelle prime battute di questo 2021.
I ricavi totali del gruppo hanno fatto registrare un decremento del 28% rispetto al 2019, assestandosi a 489,6 milioni di euro – 381,5 dalla vendita di macchine, per un 29% in meno rispetto al 2019; 12,5 dal noleggio, con un arretramento notevole del 42%, principalmente in Argentina, dove la pandemia Covid-19 ha causato un impatto importante; 45,6 da ricambi e servizi, il 17% in meno rispetto al 2019.
Il quarto trimestre, come dicevamo, ha mostrato invece importanti segnali di ripresa con ricavi per 114,5 milioni di euro, il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 ma considerando l’impatto devastante del Covid-19.
Le vendite in Europa sono state inferiori del 29% e, sebbene l’area Asia-Pacifico abbia registrato una forte ripresa grazie al mercato della Cina, il consuntivo dell’anno 2020 ha fatto registrare un calo del fatturato del 14%. Negli Stati Uniti le vendite totali sono diminuite del 26%, con una performance comunque positiva nel settore delle piattaforme aeree che riduce le perdite al 16%. Critica la situazione dei ricavati complessivi in America Latina (-47%), un’area di mercato colpita, oltre che dalla pandemia, anche da difficoltà politico-economiche rilevanti in vari paesi.
Haulotte pubblicherà nel dettaglio il proprio bilancio consuntivo a marzo e prevede un incremento del fatturato totale nell’ordine del 10% durante il 2021.