Cari lettori, quelli che vi dedichiamo, in questo spazio di pausa dalle notizie quotidiane di sollevare.it, sono dei saluti particolari, con la speranza che possiate trascorrere un Natale sereno e ricevere un regalo nuovo e diverso, in questa ricorrenza di festa. Quel regalo che auspichiamo per tutti voi – e che auspica per se stesso anche chi scrive – è quello di un sentimento nuovo, che ci restituisca un po’ di pace. Il 7 ottobre scorso, in quella che per noi ha rappresentato una notte di entusiasmo ed emozioni, alla conclusione di quelle Giornate Italiane del Sollevamento a cui abbiamo dedicato tanto impegno e passione, altrove, in un’altra parte del nostro mondo, nelle stesse ore, si è scatenato un inferno che è parso non avere confini. L’attacco disumano, orribile, dei terroristi di Hamas alla popolazione di Israele ha cancellato ogni altro pensiero, riportandoci nella Storia più oscura del passato e ai tempi peggiori delle guerre e dei terrorismi mai sopiti della nostra vicenda contemporanea.
Quello che facciamo, ogni giorno, come lavoratori coscienziosi per una causa comune, come persone che si parlano reciprocamente, che si confrontano, che si amano; quello che proviamo come donne, uomini e famiglie che condividono la propria strada con quella di un’intera comunità; ecco, qualcuno, tutto quel bene ha voluto cancellarlo per sempre, dentro di noi. Ha voluto cancellare il nostro progresso civile, deturpare – insieme alle molte donne, vittime in prima linea, non dimentichiamolo mai, di quell’attacco vile e tremendo – la nostra coscienza vitale della democrazia, della parità dei diritti, della cultura di progresso, del rispetto sacro della persona.
Che cosa possiamo fare, noi, per tornare a respirare e per uscire da questa oscurità? Possiamo guardare al nostro futuro, senza arretrare di un passo verso quell’orizzonte che per noi è la vita stessa. L’orizzonte di persone che sono libere di lavorare, di creare, di portare idee nuove sul fronte della società, dell’economia, del governo dei popoli, della tecnologia, dell’educazione alla convivenza e dell’istruzione, alla portata di tutti. Fare, con gioia, il proprio mestiere, con onestà, impegno e forza di convinzione. Essere, con gioia, donne e uomini. Ognuno con i sogni, i talenti e le energie che ci sono state donate per natura, miracolosamente, e di cui dobbiamo sempre avere la massima cura.
Potremmo parlare a lungo dell’anno impegnativo che ci aspetta, nei prossimi mesi – così fervidi di novità che riguardano il mondo industriale del sollevamento e i protagonisti che incontreremo ancora, in molte occasioni di cammino comune e di progetti da condividere. Potremmo parlare di iniziative editoriali, programmi ed eventi seguiti con quella passione genuina che molti ci riconoscono. Potremmo farlo sempre, insieme a voi, già nei prossimi giorni. Per oggi, lasciateci ammirare l’alba di un Natale che vorremmo finalmente più sereno e più lieto. Come un abbraccio, dentro i pensieri, nell’anima. È il nostro augurio più sincero, per tutti voi.
La redazione di Sollevare