Il sospetto dell’organo esecutivo di Bruxelles è quello dell’esistenza di un cartello nel mercato degli pneumatici. L’Antitrust europeo indaga anche su “pratiche commerciali restrittive” della concorrenza tra i grandi nomi del settore. Pratiche che, sempre secondo l’inchiesta, avrebbero portato ad un sospetto coordinamento tra i prezzi. Così, senza previa comunicazione, si stanno verificando ispezioni a sorpresa, presso i quartier generali di numerose aziende, in tutti i paesi dell’UE. Questi comportamenti, se confermati, porterebbero alla violazione delle norme antitrust comunitarie che, all’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione, vietano espressamente cartelli e pratiche commerciali restrittive.
I nomi dei marchi coinvolti nelle ispezioni sono stati rivelati dalle aziende stesse. Continental, Bridgestone, Goodyear, Pirelli, Nokian e Michelin sono tra i nomi che hanno già ricevuto un’ispezione ufficiale. Al centro delle indagini preliminari ci sono pneumatici per applicazioni nei vari settori. Dalle auto ai camion, autobus, furgoni, tutti venduti all’interno dello spazio economico europeo.
La ricaduta in Borsa è stata inevitabile, con Continental che cede il 2 %, e Pirelli e Michelin che chiudono in negativo. Seguiremo gli sviluppi di questa vicenda che interessa da vicino tutto il mondo automotive.