Un altra notizia che ci riempie di profonda contrizione, per le ragioni più intime di conoscenza e amicizia condivise negli anni. Jean-Paul Cayon, presidente del Gruppo Cayon e brillante erede di una lunga storia imprenditoriale inaugurata dal nonno Georges-François, ci ha lasciato ieri, a Digione, all’età di 66 anni.
Jen-Paul aveva ben presente la propria missione di vita e lavoro, raccogliendo quel lascito prezioso che dal 1925, dal piccolo camion di una ditta artigianale a Chalon-sur-Saône, era cresciuto fino a trasformarsi nel protagonista per eccellenza dei grandi trasporti e sollevamenti di Francia e poi nel mondo, con una flotta di mezzi e autogrù straordinaria coinvolta nelle operazioni più importanti di movimentazione e trasferimento pesante sulle strade e nei cantieri di tutta Europa. L’ingresso nell’azienda di famiglia, nel 1985, dopo gli anni di passione propedeutica e formativa per la meccanica, e poi per la realtà dei camion e delle sfide legate al trasporto eccezionale, ha condotto Jean-Paul Cayon fino al timone del gruppo, nel 1992. La rotta intrapresa, da allora, è stata quella di un impulso formidabile alla crescita del Groupe Cayon, con investimenti in mezzi e strutture, a sostenere un impegno sempre più su scala mondiale dell’attività di heavy lifting & transportation.
Sotto la sua guida, il Gruppo crebbe vigorosamente, con la nascita della società-divisione Géant Cayon, l’apertura della filiale Cayon Italia e l’integrazione di molte aziende chiave acquisite in modo strategico (tra queste, le realtà storiche di G. Belin, Millon, Herbrich, Desormière e Mielly). Oggi, grazie a Jean-Paul Cayon, il gruppo di Chalon-sur-Saône ha l’identità di una forza industriale da 700 dipendenti e oltre 1.500 mezzi operativi.
Consentiteci, oltre al ricordo dell’imprenditore, la memoria dell’uomo, dalla personalità franca, decisa, onestà, dall’umanità disarmante che creava affinità elettive e passioni. Le sue erano quelle dei motori e delle tecnologie meccaniche, dell’invenzione di pratiche e modi di intervento inediti. Tenace, instancabile e unico, per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo personalmente.
Per la gente della Borgogna tanto amata, della sua Chalon-sur-Saône e della vicina Chassagne-Montrachet, Jean-Paul e la moglie Brigitte, con i tre figli, Anne-Sophie, Julien e Matilde rappresentavano l’immagine di una famiglia esemplare (con Julien già impegnato assiduamente nell’impresa familiare). Le persone che hanno amato Jean-Paul Cayon e il suo mondo potranno salutarlo, prima del suo ultimo viaggio, dopodomani, venerdì 1° agosto 2025, alle 14:00, nella Chiesa di Saint-Pierre, a Chalon-sur-Saône.
Alla cara Brigitte, ai figli e ai familiari di Jean-Paul Cayon, Fabio Potestà e la redazione di Sollevare riservano un abbraccio di vicinanza e conforto, nel momento dell’addio a una persona straordinaria e a un amico indimenticabile.