Le manovre in corso nella piazza del Duomo di Prato per l’installazione della scultura “Shy” di Antony Gormley, presentata ufficialmente alla città il 19 dicembre scorso, non sono passate certo inosservate. L’iniziativa, a cura del Comune di Prato e del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, in collaborazione con Associazione Culturale Arte Continua, fa parte del percorso Prato Circular City che punta a promuovere le buone pratiche legate all’economia circolare. Certo un’iniziativa notevole, come notevole era la gru autocarrata della Michelangelo Lavori e Noleggi che ha collocato a terra il grande contenitore protettivo dell’opera. Diversi i cittadini che si sono fermati, incuriositi, per vedere cosa nascondesse l’imballaggio in legno ma soprattutto per ammirare la maestosa Effer 995 8S allestita con JIB 6S che ha portato a termine le delicate operazioni di movimentazione.
La presentazione dell’installazione, nel rispetto delle norme anti Covid, si è tenuta quindi sabato scorso, alle ore 12, dal Salone consiliare del Palazzo Comunale di Prato, alla presenza del sindaco Matteo Biffoni, del presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, Lorenzo Bini Smaghi, e naturalmente dell’artista Antony Gormley, in diretta web dal proprio studio-atelier.