Mammoet è recentemente intervenuta nel progetto di installazione del ponte ferroviario della rotonda di Hardengreen, in Scozia, sulla linea ferroviaria ripristinata tra Edimburgo e Tweedbank. La rotonda è estremamente trafficata durante i giorni lavorativi per cui i lavori più invasivi si sono dovuti realizzare nel fine settimana, quando la rotonda poteva essere chiusa. La costruzione del ponte ferroviario è stata così realizzata in due tempi. Prima con l’insediamento dei piloni e delle rampe di accesso; poi con la collocazione di quattro travi in cemento armato del peso di 107 tonnellate che costituiscono la struttura portante del ponte. Il tempo imposto per l’installazione era di 56 ore, tra il venerdì notte e il lunedì all’alba, compreso montaggio e smontaggio delle apparecchiature necessarie alle operazioni di movimentazione e sollevamento, tra cui naturalmente le grandi gru cingolate della flotta Mammoet.
L’approccio ingegneristico “finalità-metodologie-mezzi” di Mammoet ha risolto ogni problema legato alle tempistiche stringenti. Invece di utilizzare diverse gru per sollevare le travi, la società ha deciso di utilizzare un’unica gru Liebherr LMT 11200-9.1, della portata di 1.200 tonnellate. Con una messa in opera di sole sei ore e in virtù della notevole portata rispetto al carico previsto, la gru ha potuto installare tutte le travi da una sola postazione, operando con uno sbraccio di diverse decine di metri. Il risultato finale? Un risparmio di tempo così notevole da consentire un’operazione-lampo tra la sera del venerdì e la domenica pomeriggio, a cantiere chiuso e con la gru già smontata e trasferita. Per i pendolari del lunedì mattina, l’impressione è stata che il ponte fosse lì da sempre!
Un tunnel ferroviario senza interrompere la circolazione Dall’installazione di un ponte ferroviario in un weekend alla rimozione di un sovrappasso senza interrompere la circolazione dei treni il passo non è breve. Eppure Mammoet dimostra anche in questo caso la sua versatile eccellenza operativa. Al centro di Montreal, capitale dello stato canadese del Quebec, il Turcot Interchange è un nodo intermodale costruito a metà degli anni sessanta con un traffico giornaliero di 300.000 veicoli. Intorno al 2015, i segni di degrado erano diventati evidenti e la municipalità di Montreal ha provveduto al rifacimento dell’intera opera. La sfida era quella di limitare al minimo gli effetti negativi sul traffico, in particolare sulla frequenza dei treni che passano sotto l’interchange. Il manufatto più a rischio era proprio il tunnel ferroviario artificiale.
Le squadre di Mammoet, dopo aver esaminato la situazione con la massima accuratezza tecnica, hanno scelto la metodologia migliore: quella di sezionare il tunnel e agganciare a un traliccio a ponte (gantry) costruito sul posto e montato su SPMT ogni sezione del ponte, per poi spostarla in un’area distante per la demolizione.
Sulla linea ferroviaria passa un treno ogni 10-15 minuti per l’intera giornata e anche di notte. Così per ogni sezione del ponte, Mammoet ha impiegato una notte ad agganciare il pezzo al traliccio e a tagliare il cemento armato. La notte successiva, a un segnale della centrale di controllo del traffico, la sezione è stata staccata dal resto della struttura e trasportata attraverso i binari. L’operazione si è ripetuta nove volte e le sezioni, del peso ciascuna di 1.070 tonnellate, sono state tolte dai binari in un tempo mai superiore ai 17 minuti e nessun treno ha mai subito alcun ritardo a causa dei lavori in corso.