I test di fabbrica (FAT) di un modulo JS-250, dotato di un kit di rinforzo implementato per la società tedesca Lastro Heavylift, sono state completate di recente nella sede olandese di Enerpac. Il jack-up si è rivelato capace di sollevare un carico di 660 t/m all’altezza di 15 m.
Il sistema Enerpac JS-250, composto da quattro torri, può sollevare carichi fino a 1.400 t (a 5 m) e a 1.000 t (a 10 m). Ricordiamo che il sistema di sollevamento idraulico multiplo impiega il principio di sollevamento a stadi incrementale. La struttura di sollevamento di ciascuna unità dispone di quattro cilindri idraulici, uno per ogni angolo, che sollevano in maniera sincronizzata e impilano i fusti d’acciaio, formando delle torri di sollevamento. In questo caso, il sistema prevede anche un kit speciale di controventatura – che comprende quattro fusti d’acciaio intermedi appositamente progettati, quattro bretelle regolabili e otto barre di tensione diagonali. I fusti d’acciaio centrali vengono aggiunti alla torre, mentre le bretelle e le barre di tensione vengono premontate a terra. Un tipico schema include quattro torri di sollevamento posizionate in corrispondenza di ciascun angolo di un carico. Il sistema di controventatura è particolarmente utile quando si prevedono carichi laterali – ad esempio, quando si implementa il sistema jack-up JS-250 su trasportatori modulari semoventi (SPMT) durante la costruzione di ponti.
Oltre al JS-250, Lastro ha ampliato e rinnovato la sua già vasta flotta di attrezzature con martinetti a trefoli Enerpac da 200 e 70 tonnellate, oltre a un sistema completo Enerpac Cube SCJ-Series 100. “Con carichi più grandi e più pesanti in aree spesso ristrette, la compattezza dei sistemi Enerpac ci permetterà di offrire una soluzione di sollevamento efficace e rapida da implementare – ha dichiarato Katja Marmann, CEO di Lastro Heavylift GmbH – I sistemi jack-up e Cube si rivelano ideali per molti progetti in cui non è possibile utilizzare gru tradizionali, soprattutto all’interno delle fabbriche e dei grandi capannoni di produzione nell’industria pesante”.