Se ne va un grande protagonista del sollevamento italiano, che lascia con sé un’eredità inestimabile, fatta di genio, di umiltà e di passione. Una passione che ha accompagnato una carriera straordinaria, sempre al centro del rinnovamento, segnando, di fatto, un’era precisa e gloriosa per il mercato delle autogrù in Italia. Carlo Locatelli ha potuto tagliare, proprio lo scorso anno, il traguardo storico dei 70 anni di attività della “sua” Locatelli Crane, festeggiando insieme alla nuova dirigenza formata dal presidente Vittorio Lumina e dall’amministratore delegato Mauro Nastati, alla presenza di dipendenti e delle loro famiglie.
Si è spento ieri, domenica 16 febbraio, colui che, dal quartier generale di Mapello, ha contribuito ad elevare una crescita industriale nel corso dei decenni, facendola coincidere con un percorso di continuo sviluppo, che ha fissato importanti tappe per tutto il comparto del sollevamento con autogrù fuoristrada. Parliamo non di meno che della prima e unica azienda totalmente italiana costruttrice di autogru idrauliche telescopiche. I suoi punti di forza risiedono in una combinazione vincente di affidabilità, prestazioni e lunga esperienza nel settore. Con autogru fuoristrada che vanno da 12,5 fino a 100 tonnellate e autocarrate da 35 a 55 tonnellate, il marchio offre al mercato soluzioni all’avanguardia per le esigenze di sollevamento più complesse.
La redazione di Sollevare, unitamente allo staff di Mediapoint & Exhibitions si stringe alla famiglia e alla Locatelli Crane, conservando un ricordo indelebile di uno degli imprenditori più rappresentativi del nostro settore, un uomo caratterizzato da un animo gentile il cui ricordo permarrà indelebile nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.