Nel corso delle opere relative alla costruzione del nuovo casello autostradale di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, l’impresa Sitta Srl, attiva nel comparto delle infrastrutture stradali e non in ambito civile e pubblico, ha scelto di dotarsi di un sollevatore telescopico Magni RTH 6.22, per supportare le attività del cantiere.
“Il sollevatore Magni RTH 6.22 che stiamo utilizzando in cantiere è impiegato in diverse attività fondamentali, come la posa e la rimozione di pannelli metallici, il supporto alla realizzazione di ponteggi e l’installazione di strutture prefabbricate, quali bilastre – ha commentato Giancarlo Dettoni, Direttore Tecnico dell’imprese veronese – Con queste stiamo realizzando un canale a servizio del nuovo casello autostradale”.
Tra le caratteristiche apprezzate del RTH 6.22 risaltano la sua capacità di carico e sbraccio, essenziali per rispondere alle esigenze del cantiere, la versatilità degli accessori, in particolare, l’argano per lo spostamento e il sollevamento di materiali in aree ristrette e la piattaforma per lavori in altezza e, infine, i sistemi avanzati di controllo. Abbiamo potuto osservare, nel corso di una recente demo session al quartier generale Magni di Castelfranco Emilia, le potenzialità del sistema proprietario LMI (Load Moment Indicator), un prezioso assistente dell’operatore che consente di monitorare graficamente portata e sbraccio, garantendo operazioni sicure ed efficienti.
Forte del successo del sollevatore rotativo RTH 6.22, l’impresa di costruzioni ha già pianificato l’acquisto di un nuovo modello, più grande: il Magni RTH 8.35 da impiegare in progetti futuri dove vengono richieste altezze e portate maggiori. Frutto di un redesign del modello 6.35, l’8.35 offre diagrammi di carico migliorati e una capacità di sollevamento aumentata di 2 tonnellate.
Per la prima volta, questa macchina viene dotata della doppia modalità di sfilo M1 e M2. Si tratta di due modalità di sbraccio che consentono di avere due diagrammi di carico differenti per massimizzare le prestazioni in ogni condizione operativa. La modalità di sfilo classica, M1, consente di raggiungere il massimo sbraccio e portate maggiori alla massima altezza, mentre la modalità M2 limita lo sbraccio massimo a favore della maggiore capacità di carico, fino a 8 tonnellate.