Magni ha riacquistato la quota societaria detenuta dal partner cinese Dingli – a fronte di un accordo sottoscritto nel 2016 – nell’azionariato dell’azienda (pari al 20% delle azioni totali del gruppo). Per ricomprare quanto detenuto da Dingli, Magni ha pagato 61,4 milioni di euro.
Dall’inizio dell’accordo con Dingli, Magni ha contribuito a progettare la gamma di piattaforme semoventi a braccio articolato e telescopico Dingli e ha commercializzato la gamma di scissor del costruttore cinese dello Zhejiang in diversi paesi europei con il proprio marchio. Le due società hanno affermato che proseguiranno la propria collaborazione nelle vendite e nella progettazione di piattaforme aeree, confermando il trend di successo fin qui ottenuto.
L’annuncio della riacquisizione da parte di Magni della propria quota azionaria detenuta da Dingli fa seguito alla recente notizia dell’acquisizione, da patte di Dingli, di una partecipazione ancora più importante nell’azionariato del costruttore californiano MEC Aerial Work Platforms, con l’obiettivo di acquisire il 100% del capitale a medio termine.