Lo specialista del trasporto eccezionale Marraffa continua a realizzare sollevamenti che hanno dell’incredibile. Dopo un lavoro meticoloso di progettazione preliminare, lo staff dell’azienda, altamente preparato per affrontare sfide quasi impossibili, ha portato a termine il trasporto eccezionale di due gru portuali, ciascuna del peso di ben 1800 ton, all’interno del porto di Gioia Tauro (RC). La fase di preparazione, montaggio e la movimentazione hanno impiegato un totale di sei giorni, ma il sollevamento e spostamento delle due gru si è realizzato in sole due giornate. A movimentare le gru portuali tra le più grandi al mondo – alte 80 metri e larghe 26 – sono stati gli SPMT Goldhofer, con una configurazione da ben 80 assi.
Grazie al lavoro compiuto da Marraffa, le due gru hanno potuto oltrepassare il vincolo geometrico di una cuspide non transitabile tramite le rotaie e sono state posizionate in un’altra area della banchina del porto per far spazio all’arrivo di quattro nuove gru provenienti dalla Cina, che andranno a implementare la capacità operativa del porto di Gioia Tauro. Lo scalo portuale calabrese è uno dei porti con capacità operativa maggiore d’Europa e nel 2023 ha stabilito un nuovo record di 3,58 milioni di container movimentati in un anno (su un complessivo di circa 11,57 milioni in tutta Italia).
Un’agenda serrata, senza possibilità di errore
Ci sono operazioni di sollevamento e trasporto le cui geometrie sfidano quasi le leggi fisiche. Per affrontare queste apparenti missioni impossibili ci vuole tutta l’esperienza sul campo e al tempo stesso la conoscenza teorica proprie di un protagonista assoluto del trasporto eccezionale come Marraffa. Condividiamo l’agenda che ha contraddistinto questa operazione:
- Giorno 1: arrivo dell’attrezzatura e inizio della fase di montaggio
- Giorno 2: completamento del montaggio
- Giorno 3: posizionamento carrelli sotto i lifting points, posizionamento delle travi tra i carrelli e i lifting points, prima movimentazione
- Giorno 4: spostamento dei carrelli sotto la seconda gru e riposizionamento delle travi sotto i lifting points
- Giorno 5: seconda traslazione
- Giorno 6: smontaggio
Appoggio strategico
La movimentazione eccezionale di due gru portuali è un complesso molto articolato che chiama in causa diverse difficoltà. Anche in questo lavoro si è reso necessario, come detto, un attento studio preliminare da parte dell’ufficio tecnico dell’impresa.
La prima difficoltà riguardava il sollevamento delle gru, che non disponevano di lifting points perché, in fase di operatività, non è previsto il loro sollevamento sulla banchina. Pertanto, sulla base delle caratteristiche delle travi di ripartizione e delle sollecitazioni prodotte da sollevamento e traslazione, è stato necessario progettare, realizzare e installare mediante saldatura quattro mensole di sollevamento. Questi appoggi hanno dovuto far fronte al sostentamento dell’intero peso della gru, tenendo in considerazione gli effetti dinamici dell’attività (accelerazioni e decelerazioni, azione del vento, ecc.). Per queste attività i professionisti Marraffa si avvalsi della collaborazione di due ditte esterne: la Port Cranes e la Genius Technology.
Questione di geometria
La principale complessità affrontata era legata alle caratteristiche geometriche delle gru, che presentavano un baricentro a circa 40 metri di altezza. Un’ulteriore difficoltà si riscontrava in termini di progettazione della struttura che ha effettuato il sollevamento e la movimentazione delle gru. Una combinazione da 80 assi SPMT interconnessi da un sistema di travi trasversali, longitudinali e ripartitori. Gli spazi e gli orari in cui l’operazione si è svolta, infine, sono stati pensati per non interferire con i lavori di carico e scarico delle navi portacontainer.