La notizia ci è arrivata ieri sera, condivisa dall’amico Maurizio Quaranta nell’incredulità di un addio improvviso e prematuro. Massimo Donda, “il Principe” per gli amici e i colleghi più affezionati, si è spento ieri sera dopo una lunga settimana di agonia. Ne ha dato notizia la moglie Patrizia, con la preghiera di “ricordarlo con il sorriso”, come lui avrebbe voluto, nell’impronta di ottimismo e carica vitale che ha caratterizzato tutta la sua esistenza.

Massimo era nato nel 1962 e la nostra mutua conoscenza, da coetanei generazionali, risale ai primi anni Duemila, quando si era già distinto come brillante manager nell’ambito delle vendite, del marketing e della comunicazione per la Liebherr Italia di Monfalcone. Estroverso, di una simpatia contagiosa, sempre in movimento e, soprattutto, con il talento di farsi amare dalle persone. Lo chiamavamo il Principe, noi giornalisti coetanei, proprio per questo; riusciva a trasmetterti l’entusiasmo di un incontro unico, di un evento imperdibile e non replicabile. Ti faceva sentire importante, dedicandoti quell’attenzione e quella confidenza speciale che è propria di chi ama la vita e la magia degli incontri.
Dopo aver lasciato la famiglia di Liebherr Italia, Massimo Donda ha continuato la propria carriera nel mondo delle gru mobili, come direttore commerciale in Tecno Trades e al servizio di alcune imprese primarie, attive nei grandi cantieri infrastrutturali. Tra le sue molte passioni, c’era quella per il cinema e di recente aveva pubblicato un saggio di notevole interesse sui film di fantascienza più attuali – seguendo la sua vocazione primigenia, rivelata dalla laurea in Arte Musica e Spettacolo all’Università di Udine, a cui si aggiunse un ulteriore titolo accademico in Scienze della Comunicazione Pubblica, Sociale e d’Impresa all’Università Alma Mater di Bologna. Purtroppo il suo spirito incontenibile era stato frenato, negli ultimi tempi, da gravi problemi di salute che hanno ghermito inesorabilmente quelle energie che apparivano inesauribili nello slancio verso il futuro. Non lo dimenticheremo, Massimo. Per noi che l’abbiamo conosciuto rimarrà per sempre il Principe di un mondo di affetti e bei momenti vissuti insieme. Un regno che rimarrà ancora rigoglioso e dove lui ci concederà ancora il ricordo di un’amicizia che rimarrà per sempre tra noi, come un respiro invisibile.
Fabio Potestà, Alberto Finotto e l’intera famiglia professionale di Mediapoint & Exhibitions riservano alla moglie Patrizia e alla figlia Eleonora il più profondo cordoglio e un abbraccio forte, nel ricordo del caro amico Massimo Donda.