Dopo un triennio di crescita esponenziale, il 2024 sembra sancire un calo nei trend di ascesa del settore del sollevamento e del material handling. Il produttore di San Defendente di Cervasca ne è consapevole, ma resta fiducioso nei confronti del futuro, alla luce delle quote di mercato raggiunte e dall’alto della sua lungimiranza, iniziata ben dieci anni fa, nei confronti dell’elettrificazione delle proprie linee di prodotto e dell’adozione di strategie produttive attente all’innovazione e alla digitalizzazione.
È in questo quadro che il gruppo Merlo valuta il 2024, ed il successivo biennio, forte di una presenza leader sui mercati esteri e in Italia, dove nel 2023 sono state immatricolate ben 3.800 macchine. Rispetto a questa cifra, ci si aspetta un calo nelle vendite di circa il 10 %, un dato certamente importante, che però deve essere interpretato sulla base di alcuni indicatori fondamentali. A spiegarlo è Giacomo Blengini, direttore vendite Italia di Merlo.
“Il 10% in meno non è poco, ma qualsiasi considerazione deve essere fatta tenendo conto che gli ultimi sono stati anni eccezionali. Per intendersi, nel 2018 in Italia sono stati venduti 1.600 telescopici; quest’anno, pur con il calo atteso, si prevede l’assegnazione di 3.500 macchine. Nell’ultimo anno abbiamo proseguito il percorso di crescita, confermandoci saldamente sopra il 30% come quote di mercato. Nel comparto siamo tra i quattro o cinque big player globali”.
Con un aumento del fatturato dell’11,7%, un’aumento netto della produzione, che si è attestata a 8.700 macchine prodotte – di cui oltre l’80% vendute all’estero – ed un costante investimento nelle risorse umane che ha portato ad una crescita dell’occupazione, il 2023 di Merlo ha sancito straordinari traguardi, anche grazie all traino degli incentivi fiscali nazionali legati al credito d’imposta dell’industria 4.0.
“Il sollevatore telescopico – continua Blengini – è stato toccato dal vivo dagli incentivi, poiché la sua vocazione è stata proprio quella di essere progettato in ottica di Industria 4.0. Per questo la domanda è cresciuta tantissimo e per questo motivo quest’anno avrà sicuramente dei cali inferiori rispetto ai trattori o al movimento terra”.
La differenziazione di Merlo all’interno dei mercati, presente sia nell’agricoltura che nell’edilizia, oltre che nel noleggio industriale, rappresenta peraltro un punto di forza, che la porta a soffrire in quota minore delle oscillazioni congiunturali rispetto ad altri produttori trattoristi o movimentisti puri.