Le prime proiezioni sulla partecipazione all’edizione dei 50 anni del SAIE indicano, rispetto all’anno scorso, una crescita a due cifre dei visitatori sia italiani che in percentuali record stranieri. Si apre una nuova stagione, così come indicato nel giorno di apertura dal Presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli. Un’edizione di grande partecipazione da parte di professionisti, imprenditori e tecnici con 450 fra convegni, dibattiti e seminari. E anche oggi, nella terza giornata, non sono mancate le notizie e gli eventi importanti. Innanzitutto il mercato. Forse ci siamo. Il 2015 potrebbe essere l’anno della ripresa delle costruzioni, piccola ma significativa. E’ il +11,6% di macchine vendute nei primi nove mesi del 2014 rispetto all’anno precedente, diffusi oggi dal SAIE in occasione della presentazione dell’Osservatorio trimestrale sulle macchine e gli impianti per le costruzioni patrocinato dal SAIE e promosso da Cantiermacchine-Ascomac, Comamoter – Federunacoma e Ucomesa-Anima a far ben sperare. Chi infatti conosce il mercato delle costruzioni sa che se ripartono le macchine di cantiere a breve riparte tutta la filiera. E questi dati sembrano confermare che qualcosa si sta muovendo e fa il paio con i dati di Federcostruzioni relativamente a sei altri comparti, dai metalli alle ceramiche che dopo un periodo buio presentano per quest’anno e per il prossimo segni più nel valore della loro produzione. Sembra proprio che sarà dal SAIE50 che ripartirà il mercato delle costruzioni. Come si legge nel Rapporto “Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni 2014” si tratta del terzo trimestre consecutivo di crescita, confermando così l’avvio di una nuova fase per il ciclo edilizio. La maggiore richiesta del mercato interno viene anche confermata dal dato delle importazioni di macchine per le costruzioni che nei primi sette mesi del 2014 crescono del 10,3%. Temi importanti quelli dibattuti oggi all’interno del Forum, nell’ambito del convegno: “Riuso ed efficienza energetica per una rigenerazione urbana sostenibile”: efficienza energetica, progetti di riqualificazione, città smart. Attraverso il contributo di due partner europei che hanno raccontato le loro esperienze: Thomas Zelger dell’Austrian Institute for Healthy and Ecological Building di Vienna e Pierre Sallenave, direttore generale dell’Agence Nationale pour la Rénovation Urbaine de France, si è approfondita la fattibilità di alcuni progetti di riqualificazione assumibili come modelli anche per il nostro Paese.
Per Mauro Annunziato responsabile Smart City di Enea “tre sono le priorità Smart buildings, smart lighting e smart communities. In breve, reti di edifici in grado di sviluppare energia on demand in base alle esigenze degli abitanti, un sistema di illuminazione pubblica senza sprechi ma funzionale e una popolazione partecipativa e in grado di decidere come sviluppare al meglio i singoli progetti”. Il SAIE ha ospitato la premiazione della terza edizione di RIUSO_03, per la rigenerazione sostenibile della città, bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e promosso insieme a Saie 2014. Tra le oltre 300 proposte, realizzazioni, progetti di concorso e tesi di laurea, ha vinto, nella sezione Architetti, CASA DCS – Progetto di recupero e riuso edilizio – Nuove forme dell’abitare” a Ragusa, di Giuseppe Guerrieri. La tipologia dei progetti presentati riguarda sia piccoli, ma significativi, interventi urbani, sia il recupero di grandi aree dismesse; proposte visionarie e specifici interventi di miglioramento energetico e statico degli edifici; recupero di cave e ambienti naturali e riqualificazione di grandi infrastrutture urbane; nuove forme dell’abitare e riuso temporaneo con la partecipazione dei cittadini. Con il sostegno al Premio RIUSO il SAIE offre un contributo importante alla valorizzazione della qualità progettuale del nostro Paese, portando all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica le capacità dell’intera filiera delle costruzioni a saper dare risposte di eccellenza ai tanti problemi della riqualificazione e del riutilizzo del nostro patrimonio immobiliare ed urbano. Il progetto vincitore, inoltre costituisce un esempio virtuoso di come si possa cambiare il volto delle nostre città partendo da piccoli interventi in grado di diventare modelli per un percorso a scala più vasta. Anche in questo caso il SAIE ha ancora una volta ribadito la sua capacità di saper contribuire a costruire l’Italia del futuro.