La sede Gefran di Provaglio d’Iseo ha ospitato il meeting annuale della divisione macchine da costruzione, movimentazione materiali e tecnologie agricole di VDMA, l’associazione tedesca...
Genie ha introdotto un aggiornamento nella sua linea di piattaforme a pantografo (gamma GS), proponendo modifiche progettuali che mirano a migliorare alcuni...
Nel 2015 è entrata in vigore la norma UNI EN 280 relativa alle PLE: un documento fondamentale che specifica i requisiti tecnici e le misure di sicurezza per tutti i tipi e per tutte le dimensioni di piattaforme di lavoro elevabili (le cosiddette MEWs). Tale definizione, di primo acchito semplice, in realtà cela molteplici aspetti che possono generare confusione sia nel legislatore che negli OEM che nel mercato: basti pensare che i macchinari e gli accessori che ricadono nell’ambito degli apparecchi di sollevamento sono molteplici e che in un mercato globale la normazione tecnica valica inevitabilmente i confini nazionali. A questi due aspetti si deve aggiungere la necessità di una armonizzazione normativa tenendo comunque presente che gli interventi normativi sono costretti ad una vera rincorsa per gestire le continue soluzioni tecniche che mutano il modo di sollevare le persone. Per questo la legiferazione e l’armonizzazione della materia deve essere affidata a chi conosce la materia in maniera intima. Fortunatamente per l’Italia al tavolo del gruppo di lavoro GL3 dedicato alle Piattaforme di lavoro elevabili siede, in qualità di delegato italiano al CEN TC98WG1, Piero Palmieri che, oltre a essere presidente del comitato tecnico di ANFIA è anche, e soprattutto, responsabile di prodotto di GSR da anni, posizione che gli ha permesso di crearsi un bagaglio di esperienza e conoscenze tecniche tali da farlo riconoscere come una delle figure di riferimento del mercato, posizione che gli conferisce l’autorevolezza necessaria a rappresentare il settore italiano all’interno di un dibattito normativo complesso e articolato, e con valenza internazionale, come quello sulle piattaforme aeree.
“Il fatto che esista uno strumento normativo in più è sicuramente positivo, ma questo, proprio in ragione della rapida evoluzione tecnica e della complessità di soluzioni disponibili, non riesce a dettagliare tutti i requisiti ” ha dichiarato Piero Palmieri. “Tuttavia, questo gap, oltre a costituire un limite,rappresenta un grande stimolo per il settore, perché consente il continuo confronto tra i costruttori, gli organismi notificati e le autorità di sorveglianza di tutti i paesi UE che, comunque, consentono di lavorare con livelli di sicurezza nettamente superiori a qualsiasi altro metodo alternativo”.
Per maggiori informazioni guarda l’intervista a Piero Palmieri.
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