Si è svolto venerdì scorso, 24 gennaio, il webinar organizzato da IPAF Italia dal titolo “Security & Safety nella tutela dei rischi”, un evento che ha esplorato le diverse sfaccettature semantiche che intercorrono tra due concetti spesso confusi o trattati come sinonimi: safety, ovvero la sicurezza delle persone, e security, che riguarda la protezione dei beni aziendali. I due termini inglesi, in italiano vengono resi con la parola “sicurezza”, ma ci sono molte distinzioni da prendere in esame. La nostra redazione ha seguito con interesse l’incontro moderato da Maurizio Quaranta – referente per l’Italia di Ipaf – che ha riunito alcuni esperti del settore per discutere di come le imprese che operano con mezzi di sollevamento – comprese le aziende del noleggio – possano adottare strategie integrate per prevenire incidenti e proteggere il proprio patrimonio.
LoJack Italia: la tecnologia come scudo contro i furti e la perdita di dati
Claudio Martignoni, Senior Business Development Manager di LoJack Italia, ha portato un contributo significativo al dibattito, focalizzandosi sulle soluzioni tecnologiche per affrontare il problema dei furti di macchinari e della protezione dei dati sensibili. Martignoni ha illustrato come i sistemi di tracciamento avanzato basati su GPS e tecnologia telematica rappresentino una risorsa indispensabile per le imprese del settore.
“La perdita di un mezzo non comporta solo un danno economico diretto, ma rischia di compromettere intere attività lavorative, specialmente in progetti a breve termine – ha spiegato Martignoni – Grazie a sistemi innovativi di monitoraggio e recupero, come quelli che offriamo in LoJack, oggi possiamo minimizzare i tempi di inattività e garantire una protezione più efficace del parco macchine aziendale”. Il relatore ha inoltre sottolineato l’importanza di integrare queste soluzioni con un approccio manageriale che valorizzi la sicurezza informatica, proteggendo i dati sensibili da attacchi esterni.
Future Touch: educare a una gestione consapevole dei dati aziendali
L’intervento di Marco Moretti e Albino Ruberti di Future Touch ha invece messo in luce un altro aspetto fondamentale: la necessità di formare operatori e manager per un utilizzo consapevole dei dati aziendali e per una gestione del lavoro che tenga conto della sicurezza del perimetro aziendale. L’azienda di Roma, nata nel 2010 dall’intuizione del Ceo & Founder Marco Moretti, è composta da un team di professionisti qualificati con esperienza trentennale nel settore digitale nello sviluppo di software e in particolare applicazioni gestionali (ERP) per le PMI.
“Oggi c’è un’evoluzione in atto – ha affermato Moretti – Le macchine generano dati digitali in un’enorme quantità. I media sicuramente ci aiutano a leggere alcune situazioni di pericolo, ma quello che serve è una formazione a 360° sui rischi che riguardano questi dati. Pensiamo ad esempio alla quantità di informazioni che spesso risiedono nei cloud e hanno necessità di essere protette per evitare che vengano manomesse, esfiltrate e gestite da potenziali hacker”.
Ecco che entra in campo anche il concetto di cyber security, strettamente correlata al sistema di dati in possesso di un’organizzazione. “La sicurezza dei dati e la reputazione dell’impresa, necessitano di un confine di sicurezza, di un ‘perimetro sicuro’ – continuano gli esperti di Future Touch – la valutazione del rischio è fondamentale per vigilare le informazioni e inserirle in modelli proattivi di monitoraggio e controllo, una fondamentale risposta alle potenziali minacce informatiche”.
Tutti i relatori hanno evidenziato come l’integrazione tra innovazioni tecnologiche e formazione sia la chiave per migliorare la sicurezza operativa e favorire una gestione responsabile delle risorse aziendali. Anche Pierangelo Cantù (Rental Network) ha lanciato alcuni interessanti spunti di riflessione sull’argomento, riallacciandosi anche alle numerose opportunità offerte dagli incentivi per la transizione 4.0 e la più recente 5.0, sottolineando l’importanza di far seguire agli investimenti su sistemi e macchinari avanzati anche un’applicazione pratica di questi benefici. Rinnovare il parco macchine senza però investire nella formazione degli operatori o in una reale implementazione delle tecnologie all’interno delle strategie aziendali è certamente un approccio superficiale che, lungi dal massimizzare i benefici degli incentivi, rischia invece di compromettere sia la sicurezza sul lavoro sia la crescita competitiva delle imprese.
Un altro passo verso “IPAF anch’io 2026”
Il webinar ha confermato il successo e la pertinenza della serie Road to IPAF Anch’io 2026, un progetto che sta consolidando la collaborazione tra i professionisti del settore delle PLE. Dopo il primo appuntamento dedicato alla “Patente a crediti nel sollevamento aereo,” l’evento di venerdì scorso ha dimostrato ancora una volta la capacità di IPAF nell’ affrontare temi complessi, offrendo strumenti pratici e stimolando riflessioni utili per l’intera comunità.