Era il 1987, infatti, quando le due entità di cui tra poco vi diremo i nomi stabilirono di agire in modo sinergico in Italia, definendo un accordo di esclusiva che aveva previsto, fino all’inizio di quest’anno, la commercializzazione delle piattaforme aeree del costruttore americano, che aveva mantenuto invece l’autonomia gestionale e distributiva della propria gamma di sollevatori telescopici, sul territorio nazionale attraverso la rete di distribuzione dell’azienda trentina. Rete che era costituita essenzialmente da compagnie di noleggio. A questo punto avrete capito chela realtà americana è Genie, mentre quella italiana è CTE.
Con i recenti mutamenti del mercato, di quello italiano in particolare, e la volontà da parte di Terex AWP di prepararsi in modo adeguato a una nuova fase di crescita, nonché di soddisfare in modo più completo le esigenze dei propri clienti, hanno però recentemente portato a un’evoluzione dell’accordo con CTE, basato ora su una duplice strategia che prevede l’interazione tra le due reti commerciali e la focalizzazione sugli utilizzatori finali. Il rinnovato accordo di distribuzione tra Terex AWP e CTE prevede quindi ora l’interazione delle rispettive forze commerciali e la commercializzazione da parte di entrambe, e direttamente agli utilizzatori finali, sia delle piattaforme aeree che dei sollevatori telescopici Genie.
HANNO DETTO
“Una delle chiavi del successo di Terex AWP” spiega Antonello Cozzolino, responsabile vendite Italia e Nord Africa di Terex AWP per il marchio Genie “è quella di aver sempre investito nella crescita del marchio Genie, nella soddisfazione dei propri clienti e, nella fattispecie, nel mercato italiano. La collaborazione tra Terex AWP e CTE è consolidata da tre decenni di esperienze comuni ed è sempre stata caratterizzata da attività parallele: Terex AWP distribuiva direttamente i sollevatori telescopici a marchio Genie attraverso la propria rete di concessionari; CTE commercializzava, oltre ai propri marchi, le piattaforme aeree Genie, che importava e distribuiva autonomamente attraverso i suoi canali di vendita. Oggi le due attività vanno a interagire: i distributori di GTH Genie avranno la facoltà di distribuire a livello locale anche le piattaforme a marchio Genie fornite da CTE, a prezzi prestabiliti. Il tutto, supportato da una fattiva cooperazione anche in termini di assistenza post-vendita e di supporto finanziario, attraverso formule elaborate in accordo con il gruppo Terex. Quest’evoluzione nei rapporti tra Terex AWP e CTE porterà certamente benefici a entrambe le società e alla diffusione capillare e ottimizzata delle gamme produttive. Per Terex AWP, in particolare, ciò si rifletterà positivamente sulla commercializzazione dei sollevatori GTH Genie, per i quali negli ultimi anni sono stati fatti massicci investimenti in termini di progettazione e produzione nello stabilimento di Umbertide. Investimenti che hanno portato allo sviluppo di un’ampia gamma di telescopici, Compatti, High Reach e Girevoli, estremamente affidabili e robusti, in grado di soddisfare ogni esigenza dell’utente finale del settore edile, il quale ha sempre la necessità di unire qualità, efficienza e rendimento del capitale investito”.
“Gli ultimi anni sono stati molto difficili” ha aggiunto Lorenzo Cipriani, presidente e direttore generale del gruppo CTE “e hanno ridimensionato l’intero mercato in termini di volumi e di opportunità. Ma non ci hanno impedito di continuare a ‘innovarci’ e di trovare nuove soluzioni commerciali, oltre che produttive. In Italia, le possibilità generate da questa nuova sinergia strategica ci consentiranno di consolidare la nostra già efficiente rete distributiva, di ampliare notevolmente l’offerta commerciale nei confronti degli utilizzatori finali di piattaforme aeree e di sollevatori telescopici e di dare nuovi impulsi al mercato, proprio grazie alla maggiore interazione con Terex AWP. Negli ultimi 20 anni il gruppo CTE è cresciuto molto, sia per importanti acquisizioni come Sequani Meccanica, Bizzocchi, Effer Holding, sia per l’apertura di alcune sedi all’estero e alla presenza di una rete capillare di dealer in tutto il mondo”.