Un gigante da 6.000 tonnellate di capacità per rendere più veloci ed efficienti le fasi di costruzione dei grandi impianti e delle infrastrutture nel settore energetico. Questa è la sintesi della SK6000 di Mammoet, la gru statica a braccio tralicciato in grado di assemblare componenti di enormi dimensioni per completare a tempo di record i progetti di costruzione industriale più ambiziosi.
La SK6000 avrà un ruolo chiave nei progetti dedicati al settore eolico offshore, dove il sovradimensionamento dei componenti degli stessi impianti, negli ultimi anni, ha comportato notevoli problematiche nella puntualità di fornitura. Con una capacità di sollevamento di 3.000 ton a un’altezza di 220 m, la SK6000 costituisce una garanzia per la futura pianificazione realizzativa dei parchi eolici. Non solo. Nel settore dell’Oil & Gas, la SK6000 conferirà la stessa garanzia all’assemblaggio delle piattaforme offshore, e potremmo aggiungere all’elenco delle tempistiche abbattute anche la costruzione dei nuovi poli produttivi e di raffinazione. Entrambi gli ambiti di questo settore – ancora fondamentale nella catena di approvvigionamento energetico globale – trarranno un enorme vantaggio dall’applicazione flessibile, con questa gru, di tecniche costruttive modulari che consentono di realizzare assemblaggi fuori sede in qualsiasi parte del mondo, prima di trasportare gli impianti in loco, abbattendo rilevanti problematiche logistiche.
Con il ritorno delle centrali nucleari di nuova concezione nelle politiche energetiche internazionali, la SK6000 costituirà una risorsa in più nei progetti che riguardano anche questo comparto, corroborando l’efficacia di metodologie costruttive assimilabili a quelle previste per altri settori energetici e già collaudate con successo, coadiuvando i progetti nelle tempistiche più rapide di completamento e assicurando interventi che rispettino il limite minimo di emissioni di carbonio a beneficio della popolazione.
Vediamo ora i numeri portentosi della SK6000. Capacità massima di 6.000 ton, utilizzando 4.200 ton di zavorra per sollevare con una pressione massima al suolo di 30 t/m2. Il design della gru facilita – favorendo tecniche innovative di containerizzazione – l’organizzazione logistica e il trasporto dei componenti di assemblaggio. La piena capacità di alimentazione elettrica dalla batteria (oppure da fornitura di rete), consente ai clienti di ridurre nel modo più rilevante la stessa impronta di carbonio nei progetti portati a termine.
“Questa gru costituisce davvero un’impresa ingegneristica da record mondiale assoluto – conferma Gavin Kerr, direttore della divisione Global Services di Mammoet – Centinaia di persone che fanno parte delle nostre risorse interne sono state direttamente coinvolte nello sviluppo di questa gru, a livello globale. Poche realtà industriali del nostro settore, forse nessuna – oltre a noi di Mammoet, ovviamente – avrebbero potuto trasformare in realtà un progetto così grandioso. Siamo immensamente orgogliosi di essere riusciti a portarlo al traguardo finale con successo”. La SK6000 è attualmente in fase di testing nella sede Mammoet di Westdorpe, in Olanda, praticamente nell’imminenza di essere impiegata nel suo primo progetto addirittura nei prossimi di quest’anno.