Rotterdam ha recentemente ospitato un intervento di sollevamento tra i più complessi realizzati negli ultimi mesi in ambito urbano: la rimozione delle insegne luminose Rabobank dalla torre panoramica Euromast, alta 185 metri. Tre loghi da otto metri ciascuno, collocati a 174 metri di altezza, sono stati smontati e riportati a terra in piena sicurezza da Mammoet, che per l’occasione ha impiegato la gru cingolata a traliccio Tadano CC 38.650-1.
L’operazione, commissionata da Licht en Reclame Consultants BV, ha messo in evidenza la combinazione tra l’esperienza operativa di Mammoet e le capacità tecniche della macchina, chiamata a lavorare in condizioni logistiche estremamente restrittive.
“Abbiamo scelto la CC 38.650-1 per due ragioni principali – ha spiegato Stefan Plugge, Project Manager di Mammoet Nederland -: innanzitutto, la gru poteva raggiungere senza difficoltà l’altezza richiesta di 174 metri. In secondo luogo, il suo design compatto consentiva di manovrare senza problemi nonostante gli spazi ridotti disponibili in cantiere”.

Logistica just-in-time e montaggio in quattro giorni
Il trasferimento della gru dalla sede di Schiedam, a pochi chilometri dal sito, ha richiesto 38 trasporti separati per bracci, jib e componenti. L’assenza di aree di stoccaggio in cantiere ha imposto una gestione logistica “just-in-time”, con la consegna dei componenti coordinata al minuto. In quattro giorni i tecnici Mammoet hanno completato l’assemblaggio, rinviando di un solo giorno l’installazione del braccio principale a causa del vento. La configurazione scelta per la gru è stata la SWSL 96-96 con 250 tonnellate di contrappeso; per i sollevamenti, ciascuno da 1,8 tonnellate, è stato sufficiente operare con 215 tonnellate senza ricorrere al sistema Superlift.
Precisione millimetrica in spazi ristretti
Il peso “ridotto” delle insegne non ha semplificato il lavoro: la presenza di un albero e di un lampione limitava infatti il raggio di rotazione, imponendo spostamenti della gru durante ogni fase di movimentazione. “Non esisteva una posizione che ci permettesse di traslare il carico dal punto di presa a quello di deposito mantenendo un raggio di 45 metri – ha raccontato il Supervisor Lex Bosman -. Abbiamo dovuto alternare costantemente le fasi di rotazione del carico con piccoli spostamenti della gru”.

Intervento nei tempi e torre restituita al pubblico
Le operazioni di sollevamento si sono concluse nella finestra temporale prevista, dalle 6 alle 10 del mattino, permettendo la riapertura puntuale della Euromast ai visitatori. Nei quattro giorni successivi, Mammoet ha completato lo smontaggio della gru, chiudendo il cantiere con la piena soddisfazione delle parti coinvolte.


































