mercoledì, 21 Maggio 2025

SPMT Cometto, strategia Wiesbauer per “energia in movimento”

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Alle porte della sede Wiesbauer, a Bietigheim-Bissingen, l’SPMT Cometto è pronto. Ci troviamo praticamente sulla banchina di Marbach, dove un’imbarcazione per la navigazione interna con un generatore da 318 tonnellate e una turbina a gas da 335 tonnellate a bordo è pronta per lo scarico.

La destinazione dei due componenti è la centrale a carbone di Marbach am Neckar, costruita nel 1942. “Questa centrale elettrica serve per la fornitura di energia nel Baden-Württemberg e specialmente nella vicina Stoccarda, considerata come una ‘riserva fredda’ – spiega Joachim Kolb, Sales Manager di Cometto – Questo significa che la centrale, avendo un tempo breve di avviamento, si attiva solo se nell’immediato è richiesta una quantità particolarmente elevata di energia elettrica”.

Per percorrere la distanza fino al sito di montaggio del generatore, è richiesta l’interazione di vari dispositivi di sollevamento e di guida. A causa dello sbalzo necessario sopra ad un edificio, inizialmente vengono utilizzate due gru cingolate: Wiesbauer mette a disposizione una Demag CC 2800, e il partner Neeb una Liebherr LR 1600. Nel sollevamento in tandem, i componenti vengono sollevati con precisione fuori dalla nave e sopra un magazzino.


In seguito, entrambe le gru cingolate iniziano sincronicamente a muoversi all’indietro sulle lamiere posate a terra. Ora è il momento del semovente SPMT Cometto. Joachim Kolb sottolinea lo spirito di squadra in questo progetto: “Per questa operazione, Wiesbauer ha potuto contare sul supporto di altre linee d’assi della flotta Schares Autokrane GmbH”. In totale, la combinazione assemblata in laterale prevede 2 x 12 linee di assi, azionate da due powerpack della potenza rispettiva di 129 kW e 202 kW.

La combinazione a quattro file, nonostante una notevole larghezza totale di 5.330 millimetri, si fa strada tra le gru cingolate sotto il preciso controllo di Leonard Schmid. Davanti alle due gru, la combinazione esegue poi una rotazione di 90° e si posiziona per ricevere il carico. Dopo un’ulteriore rotazione di 90°, il convoglio passa attraverso le gru e si immette sulla strada in direzione della centrale.
Una volta arrivata sul posto, l’equipaggio supera agevolmente un’ultima strettoia all’ingresso dello stabilimento. “Per il trasferimento del carico sul ponte sollevatore, il semovente Cometto rivela un altro asso dalla manica – mostra Joachim Kolb, alludendo alla sterzatura elettronica – Solo in questo modo è possibile posizionare realmente questi carichi con precisione millimetrica”.

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