Questa è una job story che tocca corde molto sensibili in chi scrive. Vedere la propria casa prendere fuoco senza avere la possibilità di poter salvare nulla. Storie di vite cancellate, negli oggetti, nell’oggetto ultimo che definisce le radici di una vita. La casa. Radici che prendono la sostanza del calcestruzzo, quando si parla dell’abitare. Un fuoco che non perdona, non perdona e non ha pietà. Così come non possiamo perdonare la scelleratezza di chi progetta qualcosa che non sia a “prova di fuoco”, soprattutto quando si parla di edifici residenziali, dove si scrive la storia di famiglie. Si parla di vita vera, di sangue, di carne, di cuori che battono sotto un tetto che si da per scontato sia sicuro. Ma che, troppo spesso, non lo è.
Assistedile Srl, società storica che si occupa di vendita, assistenza e noleggio di gru e macchine edili, è l’agente di distribuzione ufficiale per Milano, Monza e Brianza delle gru Raimondi. Nella delicata opera di ricostruzione dell’edificio residenziale “Torre dei Moro“, nella periferia a sud di Milano, devastato da un incendio, l’impresa Imprecom (appaltatrice del progetto) ha schierato una Raimondi T147 flat-top.
Il grattacielo residenziale di 20 piani, gravemente danneggiato dalle fiamme che il 29 agosto 2021 hanno divorato le iconiche vele, simbolo della struttura di via Antonini al civico 32, è ora oggetto di un importante intervento di ricostruzione, per restituirgli il suo posto nello skyline milanese.
Data la particolarità del sito e la necessità di preservare gli elementi strutturali non danneggiati, il team operativo di Assistedile ha condotto un’attenta valutazione per determinare il posizionamento e l’installazione della macchina.
La Raimondi T147 è stata scelta per soddisfare i complessi requisiti del cantiere. Oltre all’obiettivo di preservare le strutture esistenti, è stata data massima priorità anche la sicurezza del sito, oltre alla massimizzazione della produttività della gru e alla riduzione dei costi per l’impresa appaltatrice.
“Dopo un’analisi approfondita e attente considerazioni tecniche, abbiamo deciso di installare la flat-top direttamente sulla sommità dell’edificio utilizzando una gru mobile da 350 tonnellate – ha spiegato Alessandro Morosi, Direttore Tecnico e Socio di Assistedile Questa operazione è stata resa possibile grazie ad alcune caratteristiche fondamentali della T147, tra cui gli elementi strutturali ottimizzati per il peso e la facilità di assemblaggio del braccio. La versatilità della gru, unita alle eccellenti prestazioni di sollevamento, ha soddisfatto appieno le esigenze del nostro cliente”.
Posizionata a un’altezza di 67 metri sul tetto della struttura, la Raimondi T147 è configurata con un mast di 18 metri e un braccio di lunghezza massima di 62,5 metri.
Con un’altezza complessiva di 85 metri, la gru, con capacità di carico massimo di 8 tonnellate, offre un carico in punta di 1,45 tonnellate e un argano con una potenza di 37kW, che consente una velocità di sollevamento massima di 105 metri al minuto e una capacità del tamburo di 620 metri.
La flat-top Raimondi che vediamo all’opera in questo cantiere fa parte della serie T (la più “tecnologica” del gruppo), nello specifico, della Classe 110. La topless crane è equipaggiata con il sistema di controllo ConCore, che offre agli utilizzatori finali numerosi miglioramenti tecnici e operativi, tra cui diagnostica avanzata degli errori, tempi di messa in servizio più rapidi e funzioni di sicurezza potenziate.
La Raimondi T147 rimarrà sul cantiere per circa due anni, supportando la riqualificazione della “Torre dei Moro”, contribuendo al ripristino dell’edificio residenziale che ancora vede le 80 famiglie interessate dall’incendio alle prese con una difficile ripresa, sia emotiva che abitativa. Parte integrante del patrimonio di Raimondi, il coinvolgimento in questo progetto riafferma l’impegno dell’azienda nel sostenere la riqualificazione delle infrastrutture architettoniche chiave in Italia.
Sin dal 1947, quando l’azienda si è concentrata sulla produzione di gru a torre per supportare la ricostruzione del Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale, le macchine Raimondi sono state fondamentali in numerosi progetti di restauro storico, tra cui il recupero della chiesa e del convento di San Paolo Apostolo a Firenze, la ricostruzione di numerose unità residenziali nella città de L’Aquila, gravemente colpita da un terremoto, e la costruzione di alcune delle principali infrastrutture sanitarie italiane.
“Fedele ai nostri valori e alla nostra missione, siamo onorati di contribuire a progetti di questa natura, che sottolineano la nostra dedizione duratura alla crescita e allo sviluppo dell’Italia”, ha commentato Luigi Maggioni, CEO del gruppo Raimondi Cranes.