Facilità di trasporto e potenza di sollevamento. Questa la sintesi dei grandi risultati ottenuti dai progettisti Tadano con la nuova autogrù alla terrain AC 5.250-2, già presentata in anteprima Bauma 2022 e oggi pronta al lancio definitivo sul mercato con il beneficio di funzionalità aggiuntive, sviluppate soprattutto sotto il profilo della sicurezza operativa.
La stretta collaborazione tra i due stabilimenti europei di Tadano di Lauf e Zweibrücken, in Germania, avevano già “riunito e sfruttato nel migliore modo possibile le mutue competenze maturate negli impianti produttivi”, secondo le parole del responsabile di progetto della gru, Peter Kleinhans. Una capacità di sollevamento di 14,5 tonnellate, alla lunghezza massima di 70 metri del braccio, per un raggio operativo di 12-24 metri, testimoniano in cifre che la gru AC 5.250-2 ha tutte le carte in regola per conquistare molti favori sul mercato di settore. Considerando, ad esempio, la configurazione della AC 5.250-2 a un raggio operativo di 42 metri, per una lunghezza del braccio di 47 metri, la capacità di sollevamento arriva ancora a 11 tonnellate. Senza contare che il braccio base da 70 metri, allestito con prolunga HAV, può essere esteso di ben 42 metri, fino a raggiungere una lunghezza massima del sistema di 112 metri. va rilevato, a questo proposito, il fatto che tutte le prolunghe Tadano disponibili per il braccio base del modello – da 5,8 a 36 metri – sono tutte completamente automontanti.
La nuova AC 5.250-2 rientra nei limiti di carico delle 12 tonnellate per asse, anche in allestimento con bozzello a tre pulegge, per una capacità di sollevamento massima di 67,3 tonnellate – oppure con l’aggiunta a bordo di un falcone da 5,8 metri per sollevamenti pesanti. In breve, l’operatore può impiegare questo modello che un’autentica gru taxi, senza limitazioni alla circolazione stradale. Con un carico assiale di 16,5 tonnellate, la gru può montare una zavorra fino a 20 tonnellate, rientrando comunque nel limite di trasporto delle 80 tonnellate.
Tadano ha equipaggiato di serie la gru AC 5.250-2 con una vasta gamma di tecnologie ausiliarie. Tra queste citiamo ad esempio l’innovativo sistema di controllo della gru IC-1 Plus, in grado di determinare in tempo reale la capacità di sollevamento massima per ogni posizione del braccio, in funzione dell’angolo di rotazione della torretta, conseguendo sempre la massima capacità di sollevamento disponibile (un vantaggio particolarmente evidente quando la zavorra è ridotta e gli stabilizzatori della gru non sono completamente estesi). Dar menzionare, sul fronte della sicurezza operativa, anche l’esclusivo sistema di telecamere Surround View, che consente all’operatore di ottimizzare il posizionamento della gru in cantiere. Questo sistema brevettato si basa sulla combinazione funzionale di sei telecamere per creare al computer una rappresentazione delle massime lunghezze di estensione possibili degli stabilizzatori, in considerazione della posizione assunta dalla gru, considerando la dotazione di zavorra adottata in carenza con l’ampiezza dell’angolo di rotazione posteriore. Senza contare i vantaggi del Surround View per la sicurezza in fase di trasporto, soprattutto per l’incolumità di veicoli, pedoni e ciclisti in prossimità degli angoli ciechi del veicolo.
Il TailGUARD e il Lift Adjuster costituiscono altrettante funzionalità a favore della sicurezza in fase di marcia e durante le operazioni di sollevamento. Nel primo caso, il sistema di controllo monitora l’area posteriore alla gru durante la retromarcia, impiegando due sensori a ultrasuoni, perfettamente operativi sia alla luce del giorno che al buio. Il Lift Adjuster, invece, è un dispositivo, attivabile con la semplice pressione di un pulsante, che rileva la flessione del braccio e regola automaticamente il cilindro di sollevamento per compensare la variazione del raggio dovuta alla flessione stessa, eliminando così ogni pericolo di oscillazione.
(Per saperne di più sulla nuova AC 5.250-2 di Tadano, leggete il prossimo numero di Sollevare)