Queste le caratteristiche salienti richieste al team, e alle macchine, di Steil Kranarbeiten, azienda di Trier incaricata da TKP Krächan sia delle operazioni di smantellamento di un vecchio ponte degli Anni ’60 nel paese di Schöneck, che del successivo posizionamento della nuova struttura, ossia un ponte da 15 m di lunghezza per 66 t di peso.
Caratteristiche che Steil ha ritrovato appieno sia nella autogru Terex AC 350/6 all terrain, utilizzata per lo smantellamento della vecchia struttura, che nella gru cingolata tralicciata Superlift 3800, sempre di Terex, che ha eseguito il sollevamento e posizionamentodella nuova struttura.
Dimensioni e i pesi, però, non erano le uniche difficoltà di questo cantiere davvero particolare. Altro fattore determinante è stato il tempo: le due parti che componenvano il nuovo ponte dovevano, per raggiungere la sua destinazione finale, attraversare la linea ferroviaria Paris-Mannheim ICE che è stata, di conseguenza, interrotta. Interruzione che non poteva essere che di poche ore.
Altro vincolo gli spazi: la Superlift 3800 é stata assemblata in situ, facendo arrivare i singoli componenti trasportati da 19 camion e con l’ausilio di un’autogru Terex AC 350/6. Nonostante tutte le difficoltà la squadra di Steil ha assemblato la Superlift in soli due giorni, avvalendosi del sistema modulare quick-connect. Prima però è stato necessario preparare il giusto basamento che consentisse al terreno di sostenere il peso della gru.
La Terex Superlift 3800 è stata allestita nella configurazione LH1 con un braccio principale da 42 m, un contrappeso posteriore di 205 t e una zavorra centrale di 50.
Una volta approntata, la Superlift 3800 è entrata in azione. L’operatore Daniel Shulz ha iniziato sollevando il ponte (composto da due metà saldate sul posto) di 6 m per poter ruotare liberamente senza coinvolgere i semirimorchi su cui era appoggiato. Per raggiungere tale altezza l’operatore ha mantenuto la macchina nell’assetto con raggio di rotazione di 26. Una volta eseguita la prima manovra, è stato possibile aumentare il raggio di rotazione a 30 m abbassando in parte l’altezza di sollevamento. La Superlift 3800 si è quindi spostata di circa un metro, per eseguire la fase di posizionamento del ponte. Un’operazione che ha richiesto movimenti millimetrici, cosa che per la Superlift 3800 non è stato un problema. Anzi, grazie ai comandi estremamente sensibili, Daniel Shultz ha addirittura ammesso che, tutto sommato, è stato un gioco da ragazzi.