A piazza Venezia svetta di nuovo l’albero di Natale di Roma. Ci ha pensato il Campidoglio stesso a installare il simbolo delle feste, dopo alcune incertezze dovute alle norme anti Covid e a un bando andato deserto per la collocazione di due alberi ecologici a piazza del Popolo. A piazza Navona, invece, a cura di Acea, è stata allestita l’illuminazione delle tre fontane con videoproiezioni artistiche e videomapping.
Ma l’albero di Natale di Roma, in quest’anno di mestizia, non merita proprio alcuna ironia. Non c’è “Spelacchio” oggi, a piazza Venezia, ma un appello al futuro, per il Paese e soprattutto per la Città Eterna che cerca il proprio riscatto nel prossimo 2021. Il primo bagliore lo dà un veterano del noleggio come Titocci, anima del lavoro in quota che ha contribuito, con le sue grandi Socage a braccio telescopico, all’allestimento dell’albero di Natale nel centro della Capitale. Menzione d’onore quindi alla ForSte 47TJJ e alla Multitel Pagliero MJ 420 che all’unisono hanno lanciato un messaggio di forza e resilienza sull’orizzonte di una bellezza grande e senza confini.