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Una corsa verso il cielo partita da lontano, scandita dai modelli 1200SJP (telescopica di 36,73 m), 1250AJP (articolata di 38,30m), 1350SJP (telescopica di 41,30m) e le 1500SJ e 1850SJ, telescopiche di 45,72m e 56,56m. Quest’ultima, come noto, è la più alta piattaforma al mondo.
Ma la 1500SJ è stata uno dei pezzi forti di JLG al Bauma. Con 45,72 m di altezza, 23,5 m di sbraccio, 18,3 m di altezza di scavalcamento, i soli 2 minuti e 15 secondi necessari a raggiungere la massima altezza e un’area di lavoro superiore ai 74.000 metri cubici, il modello sarà disponibile in Italia all’inizio del 2017.
Macchine come quelle della serie Ultraboom di JLG nascono sulla spinta di richieste di mercati specifici come per esempio quello statunitense con una dimensione spaziale completamente diversa da quella europea. Ma se è normale vedere numerose 1850SJ lavorare al centro di Manhattan nella costruzione del nuovo hub Oculos, da tempo è anche sempre più frequente trovarle all’opera nella nostra penisola, non solo presso Fincantieri o altri grandi cantieri navali o siti di aziende come Thyssenkrupp, Eni, Ilva ed ENEL, ma anche in città, utilizzate per importanti opere edilizie. Questo, infatti, con acciaierie, industrie chimiche, aeroporti, centri congressi e stadi, è l’habitat per cui sono state progettate.
L’altezza è comunque solo una delle caratteristiche delle Ultraboom, magari la più eclatante, ma non l’unica. Dall’altezza di scavalcamento di oltre 18m della 1250AJP allo sbraccio orizzontale di 24,38 m della 1850SJ; dal ridottissimo raggio di sterzata alla velocità con la quale raggiungono la massima quota: solo 4’40” per la 1850SJ grazie al sistema del braccio QuikStik (un’esclusiva JLG) in dotazione su tutta la serie.
Grandi dimensioni ed altezze non sono comunque di impaccio su altri fronti: oltre a sfoderare manovrabilità e versatilità sui terreni più difficili (superando pendenze tra il 40 e 45%) e negli spazi più ristretti, le Ultraboom offrono una migliore operatività e minori consumi grazie al sistema di comando ADE (Advanced Design Electronics).
E per il trasporto, nessun problema: una volta a riposo gli Ultraboom si rivelano tanto compatti da potere essere trasportati in sagoma.
Le già notevoli prestazioni di queste piattaforme possono essere ulteriormente aumentate con gli speciali pacchetti di accessori Workstation in the Sky®: pacchetto Skypower® che comprende un generatore con potenza di uscita continua di 7.500 W, un cavo d’alimentazione ed una tubatura di aria/acqua installata nel condotto d’alimentazione; pacchetto Skyglazier®, con telaio per vetri e pannelli protetti dai danneggiamenti; pacchetto Nite Bright®, con lampade da 40 W per illuminare l’area di lavoro e, quindi, ideale per lavori notturni e qualsiasi attività in condizioni di scarsa illuminazione.
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