Quando la storia industriale di un’azienda si fonde con il proprio territorio di riferimento, a beneficiarne è un’intera comunità, in un sistema di scambio continuo che favorisce il ricambio generazionale, la competitività d’impresa, le sinergie tra partner e anche – come nel caso di questo evento che andremo a raccontare – di iniziative uniche che non hanno a che vedere con officina e bilanci, ma che sono possibili grazie a grandi uomini. Imprenditori appassionati e innamorati della propria visione, i cui nomi restano per sempre impressi nella storia di un paese, di una regione e di una nazione.
Una storia di passione, territorio e ricordo, che attraverso lo sport ha trovato il modo di continuare a vivere e a unire generazioni, esattamente come Silvio Bonaudi – fondatore della Boman di Murello – avrebbe voluto. É con questo spirito che l’azienda, ora guidata dal figlio Enrico e da Clara Bonaudi, in collaborazione con il Team Bike Pancalieri, ha voluto rendere omaggio al proprio fondatore con il Primo Memorial Silvio Bonaudi, un evento sportivo che ha saputo unire la passione per il ciclismo alla volontà di creare un momento di aggregazione per l’intera comunità. Un appuntamento che, domenica 4 maggio, ha visto scendere in strada ben 248 corridori, provenienti non solo dal Piemonte, ma anche da Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino, Toscana, Emilia-Romagna e persino dalla Campania. Una partecipazione che testimonia quanto l’eredità di Silvio Bonaudi sia ancora viva e capace di attrarre persone da ogni angolo d’Italia.

Una giornata di sport e comunità
Sin dalle prime ore del mattino, l’atmosfera presso il quartier generale della manifestazione era elettrica. Le competizioni hanno preso il via alle 9:30, con la prima partenza delle categorie giovanili J-S1-S2 e dei veterani V1 e V2, seguiti, cinque minuti dopo, dalla seconda batteria. In totale, 78 atleti hanno solcato le strade di Murello e dintorni, accolti da una folla di spettatori che ha letteralmente riempito i bordi del percorso, incitando con entusiasmo ogni passaggio dei ciclisti. Nel pomeriggio, è stato il turno delle categorie Gentleman A e B, con 90 iscritti, e delle categorie Super Gentleman A-B-C e Donne A-B-C, che hanno visto la partecipazione di 70 atleti.
Particolarmente suggestivo è stato il transito dei corridori nei paesi coinvolti, dove il traffico è stato interrotto per lasciare spazio alle due ruote e agli applausi della gente. Un evento reso possibile grazie al lavoro instancabile di 70 volontari, impegnati a presidiare ogni incrocio e punto critico del tracciato, garantendo la sicurezza dei partecipanti e il regolare svolgimento della competizione.

Un ricordo che resta
Al termine delle gare, il clima di festa è proseguito nell’area food, allestita con cura dai Balos di Casalgrasso, sotto la guida di Gianfranco, zio di Enrico e Clara Bonaudi, e con il supporto di Inalpi, azienda lattiero-casearia di Moretta, che ha offerto alcuni dei suoi prodotti di punta. Un momento di convivialità che ha fatto da cornice alla cerimonia di premiazione, dove i vincitori delle varie categorie sono stati celebrati sulle note dell’inno italiano, un gesto simbolico che ha suggellato il valore sportivo e umano dell’evento.
A chiudere la giornata, la consegna dei due trofei speciali da parte del sindaco di Pancalieri, Piero Paletto, e del sindaco di Faule, Chiara Boretto e i ringraziamenti del sindaco di Murello, Fabrizio Milla . I riconoscimenti, destinati alla miglior squadra e alla squadra con più atleti iscritti, sono stati vinti dal Team Bike Pancalieri, capitanato da un visibilmente emozionato Giuseppe Finotto, cuore pulsante dell’organizzazione e membro storico dell’azienda piemontese che, proprio lo scorso anno, ha celebrato i 25 anni di attività.

Enrico Bonaudi, presidente di Boman Srl, ha espresso gratitudine verso tutti i partecipanti e i volontari, sottolineando l’importanza di manifestazioni che non solo celebrano la memoria di un grande uomo, ma rafforzano i legami con il territorio. Un’iniziativa che, a detta dello stesso Bonaudi, potrebbe diventare un appuntamento fisso negli anni a venire, continuando a unire sport e comunità nel segno di Silvio Bonaudi.