La presenza di Böcker al prossimo GIS si caratterizza per una spiccata predominanza delle macchine trainate, una soluzione che, decisamente apprezzata in Europa, sta riscuotendo un deciso successo anche alle nostre latitudini . Nello specifico il costruttore, la cui sede italiana si trova a Bussolengo in provincia di Verona, esporrà una gru trainata AHK 30/1500 KS, una seconda gru trainata AHK 36 e due elevatori trainati: un Junior 21 e un Junior 24, cui si aggiungeranno altre attrezzature a corredo di uno stand decisamente interessante.
La AHK 30/1500 KS è una gru trainata leggera (braccio principale e jib sono in alluminio), capace di fare la differenza in molte applicazioni, soprattutto nei cantieri più complicati in cui lo spazio è poco e c’è bisogno di tanto sbraccio. Perfetta per i lavori di lattoneria e relativi alle coperture civili e industriali, la macchina si caratterizza per la stabilizzazione a ragno automatica che, grazie al sistema di autolivellamento, consente l’impiego della gru praticamente in ogni situazione, anche in caso di grandi pendenze e notevoli dislivelli. L’autolivellamento comprende anche la funzione di rientro automatico di serie con un sistema di stabilizzazione variabile: i quattro supporti a ragno possono essere impostati in modo indipendente in tre diverse angolazioni (0°/20°/60°). È alimentata da un motore elettrico da 15,5 kW e gestita via radiocomando HBC. Le prestazioni parlano di una portata massima di 1.500 kg, con ottimizzazione delle portate a 360°, di un’altezza massima di 30 m e di uno sbraccio laterale di 25 m. Il gancio ha una velocità di 50 m/min. Il braccio telescopico può essere orientato a 85°, mentre l’articolazione idraulica del jib (estraibile meccanicamente da 4,8 a 9,1 m) permette di raggiungere i 160°. Molto contenute le dimensioni: 9,36 m di lunghezza e 2,38 m di larghezza e 2,53 m di altezza.
Costruita su un rimorchio a 2 assi, che assicura una guida sicura con una distribuzione ottimale della pressione sul terreno, la AHK 36 è il top della categoria raggiungendo uno sbraccio massimo di 36 m e una capacità di sollevamento fino a 2.400 kg, con un peso a terra di appena 3,5 t. Mentre i supporti Multiflex, impostabili su 256 differenti posizioni, assicurano il più flessibile utilizzo in cantiere. Sotto il profilo operativo è da segnalare il controllo ad alte prestazioni Bocker EHSC. Questo controllo, ad alte prestazioni in tecnologia a 32 bit, consente l’elaborazione tempestiva di tutti i comandi di controllo. Essendo dotato delle più moderne tecnologie CAN-bus, oltre a due controlli di sicurezza indipendenti, l’AHK 36 fornisce quindi la più elevata sicurezza, il tutto certificato dalla DEKRA (autorità di controllo tedesca). La macchina, oltre a offrire elevate prestazioni come gru con uno sfilo che raggiunge anche i 36 m, si segnala per una grande flessibilità operativa grazie al cestello che ne consente un uso in qualità di piattaforma aerea.
Massime performance e minimo ingombro. Questo il motto che caratterizza gli elevatori della serie Junior, che al GIS saranno rappresentati dai modelli 21 e 24. Pensati per i traslochi, ma molto efficaci anche in edilizia, sono ideali per l’utilizzo nei centri urbani e in tutti i cantieri caratterizzati da carenza di spazio. Il sistema costruttivo del telaio si basa su un timone rientrabile e un assale restringibile che permette l’attraversamento di porte standard. La portata massima è di 250 kg. Il Junior 21 raggiunge i 21 m di altezza, mentre il modello superiore arriva a 24 m. Grazie al loro peso molto contenuto, gli elevatori Junior possono essere trainati da qualsiasi tipo di motrice. Una caratteristica che esalta ancora di più la loro innata flessibilità applicativa. Di regola gli elevatori vengono consegnati con la gabbia Basic che si distingue per la sua superficie massima di 2.000×1.200 mm. Come alternativa viene offerta la gabbia Premium e la regolazione micrometrica tra 13° e 85° dell’inclinazione della gabbia. Entrambe le gabbie possono essere regolate con l’inclinazione dell’elevatore con una sola mano.