Sono passati quasi tre anni dal lancio dell’iniziativa Valore M.I.O. (Marketing Intelligence Operation), un’indagine di mercato ideata e concepita dalla nostra rivista Sollevare e dalla Mediapoint & Exhibitions, in collaborazione con l’Anfia di Torino (l’Associazione Nazionale di Filiera dell’Industria Automotive). Le tipologie di macchine da sollevamento prese in considerazione, riguardano due ambiti cruciali del sollevamento come le gru per autocarro e le piattaforme aeree, con una costante richiesta di informazioni attendibili e attuali sull’entità complessiva delle vendite nelle tre macro aree del mercato nazionale (Nord, Centro e Sud). Nell’indagine odierna sono stati coinvolti, come di consueto, i costruttori italiani e i distributori di marchi esteri dei rispettivi settori che riguardano gru e piattaforme di lavoro elevabili allestite su veicoli stradali. Ai partecipanti è stata assicurata naturalmente l’assoluta riservatezza.
L’iniziativa, fin dalla sue prima edizione del 2019, è stata fortemente sostenuta da Mario Ferrari e da Renzo Pagliero, rispettivamente presidenti della sezione Gru da Autocarro e della sezione PLE (Piattaforme di Lavoro Elevabili) della stessa Associazione, oltreché, naturalmente, dallo stesso direttore generale di Anfia, Gianmarco Giorda. L’idea di partenza è nata da Fabio Potestà, direttore della rivista Sollevare e presidente di Mediapoint & Exhibitions, oltreché ideatore del GIS, le Giornata Italiane del Sollevamento che quest’anno hanno rilevato un successo straordinario di pubblico ed espositori. Ed è proprio dalla ripresa eccezionale che coinvolge il settore – con i timori legati a un futuro problematico sotto il profilo della disponibilità di materie prime e delle politiche industriali del governo – che occorre partire per una lettura approfondita delle tabelle di dati rese disponibili da Valore M.I.O. Quest’anno è risultato più arduo coinvolgere gli attori del comparto e ottenere le informazioni puntuali per raggiungere la completezza di indagine necessaria. Gli echi del periodo pandemico si sono fatti sentire anche nelle attività statistiche che coinvolgono periodicamente i costruttori (impegnati nel recupero di numerose attività interne e nella riorganizzazione dei processi produttivi). Tuttavia, grazie all’impegno di Anfia, con Renzo Pagliero, Mario Ferrari e Gianmarco Giorda – in prima linea, anche quest’anno, nell’impegno di recuperare numeri e informazioni preziose – Valore M.I.O. è riuscito a ottemperare con utile precisione alla funzione di cartina di tornasole sulle attività dei mercati del sollevamento, nei rispettivi comparti. Quello che ne risulta, come abbiamo già sottolineato negli anni scorsi, è un modulo importante per costruttori e distributori, un riferimento informativo per poter calibrare le strategie commerciali, potendo identificare meglio le quote di mercato e le aree commerciali sulle quali incrementare le azioni di vendita. Lasciamo ora alle analisi di Renzo Pagliero e di Mario Ferrari, la lettura delle tabelle di Valore M.I.O. che pubblichiamo in esclusiva su queste pagine.
Renzo Pagliero, presidente della Sezione Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE) di Anfia
Per il comparto delle PLE, nel 2020 si è assistito a un interessante incremento delle vendite, nonostante le difficoltà arrecate dalla crisi pandemica. I dati confermano un andamento del mercato caratterizzato da una forte ripresa nel secondo semestre dell’anno. Possiamo quindi dirci soddisfatti dei risultati ottenuti lo scorso anno e anche dell’ormai prossima chiusura del 2021, che vedrà le vendite in ulteriore rialzo a doppia cifra rispetto al consuntivo 2020.
Per quanto riguarda la ripartizione del mercato per aree geografiche, i dati 2020 risultano in linea con quelli degli scorsi anni, mostrando che la prevalenza dei volumi è concentrata nel Nord Italia.
Il mercato è in questo momento molto vivo in Italia – anche grazie alle agevolazioni previste dal Piano Transizione 4.0 per gli investimenti delle imprese in beni strumentali nuovi e ai bonus casa in vigore nel comparto dell’edilizia – e in tutti i maggiori Paesi di esportazione.
Il trend positivo è destinato a proseguire anche nel 2022 con un’unica incognita legata alla crisi delle materie prime, responsabile di difficoltà negli approvvigionamenti, ritardi nelle consegne – soprattutto per quanto riguarda gli autotelai delle piattaforme di lavoro autocarrate, fortemente impattati dallo shortage dei semiconduttori – e, non ultimo, un notevole incremento dei costi da sostenere. Per ora il nostro comparto è riuscito a fronteggiare la situazione, spesso ricorrendo a soluzioni di fornitura alternative rispetto a quelle ordinarie, ma la situazione rimane complessa.
Mario Ferrari, presidente della Sezione Gru per Autocarro di Anfia
Per il comparto delle gru per autocarro, il 2020, anno della pandemia, mostra, come previsto, un trend di diminuzione del mercato. Le gru vendute in Italia ammontano a 1.592 unità, volumi che ci riportano indietro, rappresentando i peggiori dall’anno 2000 se si eccettua il 2012, annus horribilis in assoluto a causa dell’impatto della crisi economico-finanziaria.
Rispetto al 2019, il 2020 ha totalizzato circa 400 gru in meno, ovvero oltre il 20% in meno, ma questo ribasso è confortato da un fatturato allineato, invece, a quello dell’anno precedente, grazie ad un diverso mix di prodotti venduti. Si conferma, inoltre, la tendenza per cui l’area del Nord Italia vede un numero di vendite superiore rispetto al Centro e al Sud.
Tutte le aziende aderenti alla Sezione Gru per Autocarro di Anfia sono riuscite a superare le difficoltà del 2020 rimanendo sul mercato. Il 2021 ha mostrato una notevole ripresa delle vendite e chiuderà con il segno positivo, non solo rispetto al 2020 ma anche rispetto agli anni precedenti. A questi buoni risultati, tuttavia, si accompagnano tempi di consegna lunghi per via della crisi delle materie prime, che oltre a mettere in difficoltà la produzione, ha fatto lievitare i costi.
L’indagine Valore M.I.O., iniziativa della rivista Sollevare in collaborazione con Anfia, è stata accolta con favore da tutte le aziende partecipanti e proseguirà sicuramente anche nei prossimi anni. Desidero, a questo proposito, ringraziare Mediapoint per l’impegno profuso nella raccolta dei dati, assicurandone alle aziende la massima riservatezza.