Si è spento venerdì scorso, all’età di 86 anni, Luciano Fantuzzi, l’imprenditore che fu l’ultimo capitano delle Reggiane, storica casa costruttrice di gru da banchina che comprò dall’Efim nel 1994, salvandola dalla chiusura e portandola a un rinnovato e clamoroso successo. L’avventura durò fino al 2009, quando le difficoltà contingenti e le tribolazioni finanziarie lo costrinsero alla vendita. Luciano Fantuzzi, dopo pochi anni, riuscì a compiere ancora un atto di grande generosità, regalando al Comune i primi capannoni per avviare il grande progetto di riconversione dell’area industriale, oggi denominata Parco Innovazione.
Generosità e culto del lavoro hanno sempre contraddistinto la storia di Luciano Fantuzzi, originario di Nocetolo di Gattatico, con un percorso professionale e di vita partito da una piccola officina di Lentigione di Brescello. Da quel piccolo avamposto, arrivò a creare un impero, un gruppo imprenditoriale che da Genova a Monfalcone, fino alla Cina, contava migliaia di dipendenti. Nel segno delle gru e di quella passione meccanica che lo aveva marchiato a fuoco fin da bambino. Carlo Azeglio Ciampi lo nominò Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
La sua storia è racchiusa in un emozionante volume biografico che gli dedicò l’amico giornalista Cesare Bellentani. “Una vita a forza nove”, il titolo che gli si attagliava come un abito tagliato su misura, con lo sguardo e i progetti sempre guardando al mare (altro suo grande amore, che dal imitare delle banchine lo portò alla nautica). Fu onesto, audace e sfortunato in quegli anni Duemila che decretarono – a causa di contingenze finanziarie ingestibili – la fine della grande avventura di Reggiane. Un’avventura che ebbe l’ultima grande stagione proprio grazie a Luciano Fantuzzi.
Gli ultimi anni ci hanno restituito l’immagine di una persona indomita, solare, amante della vita e delle persone. Ha navigato felice ancora per molti anni, con la sua barca, scrutando all’orizzonte quella terra e quelle gru che brillavano al sole. Nell’oro di una storia preziosa e indimenticabile.