sabato, 12 Aprile 2025

PAROLE DI SCIENZA (a cura di Roberto Vacca) L’energia (che non raddoppia più) da quali fonti arriverà?

Must read

Nel 1950 ascoltai la lezione di un professore dell’ultimo anno del corso di Ingegneria Elettrotecnica che diceva: “Produzione e consumo annuali di energia raddoppiano ogni 10 anni”. Non aggiunse, quindi, che il tasso annuale medio di aumento corrispondente sarebbe stato di circa il 7%, né che, ovviamente, avrebbe dovuto diminuire presto (niente al mondo può crescere indefinitamente). Infatti, la produzione annuale dell’energia mondiale stava già rallentando al 5% e raddoppiò, non in 10 anni, ma solo nei 15 anni seguenti, da 1.800 a 3.600 Milioni di Tonnellate di petrolio equivalente (MTOE).
L’ultimo raddoppio è avvenuto da 7.000 a 14.000 MTOE nei 35 anni dal 1984 al 2019 con un tasso annuale del 2 % (Uso i dati fino al 2019: la diminuzione dovuta al Covid del 2020 non è significativa). Attualmente produzione e consumo continuano a crescere. I miei calcoli basati sulle equazioni di Volterra, indicano che la produzione di energia mondiale non raddoppierà più, ma crescerà del 60%, raggiungendo un asintoto di 22.400 MTOE verso il 2080 con un tasso annuale di crescita medio di circa l’1,2 %. Queste previsioni sono empiriche, ma molto plausibili: con le equazioni differenziali che utilizzo, sono stati previsti correttamente gli andamenti (di crescita o declino) di grandi processi demografici, tecnologici e socio-economici.
Per tentare di prevedere la ripartizione futura fra le quattro fonti dell’energia primaria – gas, petrolio, carbone, rinnovabili (cioè nucleare + idroelettrica + eolica + geotermica) di cui ho analizzato separatamente le serie storiche – fino a qualche decennio fa si riteneva che si stesse verificando un’alternanza periodica tra le fonti primarie, con prevalenza del legno (fino al 1883), del carbone (fino al 1965), del petrolio e – in avvenire – del gas. La mia analisi conferma una decrescente importanza relativa di petrolio (26% del totale) e carbone (23%), un forte incremento del contributo del gas naturale (34%) e un modesto incremento delle rinnovabili (17%). Queste ultime incontrano difficoltà nell’eolico e nell’idroelettrico per ragioni paesaggistiche, nel nucleare per timore dei rischi, nel geotermico per la distanza fra possibili fonti e grandi utenze. In generale sono notevoli le resistenze a dismettere centrali di produzione ancora efficienti.
Sembra, quindi, improbabile che vengano raggiunti obiettivi ambiziosi nel limitare o eliminare le emissioni di CO2 considerate – discutibilmente – fattore principale del riscaldamento globale. La decarbonizzazione è promessa per il 2035 dagli Stati Uniti per la produzione di energia, e nello specifico da Toyota e General Motors per i veicoli prodotti nelle loro fabbriche. Una decarbonizzazione totale è programmata per il 2050 dall’Unione Europea e per gli ultimi decenni del secolo dall’United Nations Environment Program. Gli andamenti futuri del settore energetico saranno influenzati da eventuali invenzioni e innovazioni tecnologiche e da ulteriori miglioramenti dei rendimenti.
È purtroppo lento l’avvento della rivoluzione che dovrebbe portare la Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione a ottimizzare non solo gli usi dell’energia, ma – ben a monte – ogni attività umana. Una programmazione basata su raccolta, disseminazione e integrazione in tempo reale di dati, consentirebbe risparmi, oltre che energetici, anche di tempo, di risorse naturali e umane. Per realizzarla in ogni settore della società, dovremmo anche innalzare la percentuale della popolazione che raggiunga l’educazione terziaria e la qualità di tutti i mezzi di comunicazione di massa. Dovrebbero essere ovvii gli spinoff positivi di una simile impresa che arruoli individui ed enti pubblici e privati.

Roberto Vacca, 21 febbraio 2022

In Primo Piano

Il volto del sollevamento d’Europa (e d’Italia) agli ESTA Awards 2025

I ricordi servono per la memoria futura dei bei momenti e per non dimenticare l'importanza di presenze che hanno costituito il fulcro di una...

A Monaco il Bauma 2025 che solleva il mercato

Ci siamo stati a Monaco, abbiamo sperato che fosse così e così è stato. Solcando senza paura i venti contrari di un contesto geopolitico...

ESTA Awards 2025, in 500 a Monaco per le eccellenze del grande sollevamento e...

Una serata memorabile e del massimo prestigio per il sollevamento internazionale, nell’ambito della kermesse straordinaria del Bauma 2025. A Monaco si sono dati appuntamento –...

Latest article

Il volto del sollevamento d’Europa (e d’Italia) agli ESTA Awards 2025

I ricordi servono per la memoria futura dei bei momenti e per non dimenticare l'importanza di presenze che hanno costituito il fulcro di una...

A Monaco il Bauma 2025 che solleva il mercato

Ci siamo stati a Monaco, abbiamo sperato che fosse così e così è stato. Solcando senza paura i venti contrari di un contesto geopolitico...

ESTA Awards 2025, in 500 a Monaco per le eccellenze del grande sollevamento e...

Una serata memorabile e del massimo prestigio per il sollevamento internazionale, nell’ambito della kermesse straordinaria del Bauma 2025. A Monaco si sono dati appuntamento –...

More articles

Geometrie intelligenti, trasmissioni evolute ed elettrificazione integrale: a Bauma la roadmap Faresin

La presenza di Faresin Industries a Bauma 2025 si configura come un momento di consolidamento strategico e tecnologico per l’azienda di Breganze, che si...

Bentornato Bauma, eterna fiera delle grandi attese

Cari lettori, la prossima settimana avrà inizio la 34ª edizione del Bauma, sulla grande scena della Messe München ormai consueta per molti di noi. I...

Con Assodimi Lab workshop sul ruolo del noleggio nella sicurezza applicata ai mezzi di...

Giovedì 3 aprile si è svolto a Roma il workshop Assodimi Lab intitolato "Sicurezza nel Noleggio dei mezzi di sollevamento", una giornata dedicata al...

Tag