“Complicare è facile, semplificare è difficile”. Il concetto dell’artista e designer Bruno Munari si sposa perfettamente con la filosofia costruttiva GSR, che ha eletto la semplicità costruttiva come propria mission aziendale. Una filosofia progettuale e applicativa che si ritrova in tutte le famiglie dei mezzi del costruttore riminese e che si associa ad altri due cardini di fondamentale importanza: rigidezza e affidabilità.
Concetti evidenti nella serie PX, dai 18 ai 29 m di altezza, ma che raggiunge i 36 m nelle versioni PXJ con jib. Una famiglia cui appartengono non pochi record. La E240PX, presentata la prima volta all’APEX 2011, è stata la macchina numero 6.000 prodotta dall’azienda riminese e lo stesso modello (il numero 7.000) pochi mesi ha preso la strada della Germania, acquistata da un cliente già possessore di una E210PX (10 m di sbraccio integrale con 220 kg di portata). Sotto il profilo tecnico alla doppia articolazione, la serie PX abbina un design privo di ingombri che permette di raggiungere zone di lavoro precluse a macchine telescopiche tradizionali. I comandi, con joystick, consentono movimenti fluidi, precisi e delicati e più manovre simultanee. La grande attenzione alla sicurezza e alla salvaguardia del mezzo si evince dai tubi e dai cavi raccolti all’interno dei bracci, mentre sono assenti sistemi esterni di riavvolgimento. Speciali spazzole autopulenti impediscono l’ingresso di detriti all’interno degli elementi telescopici. Gli stabilizzatori compatti consentono una facile stabilizzazione con un ingombro molto ridotto e un ottimo livellamento su pendenze e terreni sconnessi. Il che permette di sfruttare al meglio tanto la portata in cesta (220/250/280/300 kg) quanto lo sbraccio massimo. Gli allestimenti arrivano fino a 24 m su veicoli da 3,5 t quali Nissan Cabstar, Renault Maxity, Iveco Daily e Mercedes Sprinter.
Si sale di categoria con i modelli E270PX e E290PX che sono applicati a veicoli da 6 a 7,5 t con portate in navicella da 220 a 280 kg e sbracci orizzontali che superano i 15,5 m. Anche in questa categoria le macchine sono tutte a sbraccio integrale, con la portata massima prevista in navicella. I modelli E320PXJ e E360PXJ, da 32 e 36 m, sono invece ideali per allestimenti super compatti e per l’impiego fuoristrada su 4×4. Questi si arricchiscono del jib terminale e consentono di raggiungere gli sbracci orizzontali massimi senza alcuna limitazione nelle prestazioni con la portata da 280 a 320 kg e con larghezze di stabilizzazione da 3,3 a 4,6 m nella versione da 22,5 m di sbraccio con 320 kg. In comune a tutte le macchine: un’alta rigidezza strutturale e una robustezza generale apprezzabile fino alle massime prestazioni di sbraccio e di portata.